Roma, 10 gen. - "L'assegnazione di budget per silos (per esempio tetti di spesa per la farmaceutica e per i dispositivi medici) e l'applicazione di tagli lineari su singoli fattori (blocco del turnover del personale o tetto all'acquisto di prestazioni da privato) ha effettivamente favorito in passato il contenimento immediato della spesa pubblica. Tuttavia, il focus sui singoli fattori impedisce una visione per 'problemi', limita la programmazione economica e la pianificazione degli interventi". A dirlo e' Andrea Urbani, direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero della Salute, nel suo libro 'Il Servizio sanitario nazionale guarda al futuro - Verso nuovi e piu' evoluti schemi di governance' (edizione Egea), presentato oggi in Senato.
Secondo Urbani, da qui c'e' "la necessita' di sviluppare una visione complessiva del costo di ciascuna patologia per l'impatto che ha non solo sul fondo sanitario ma sul bilancio pubblico nel complesso- sottolinea- per programmare manovre di sanita' pubblica in un orizzonte temporale di medio-lungo termine".
In tal senso, il ministero della Salute, insieme a Istituto Superiore di Sanita', Aifa, Inps, Istat e alcune Universita' italiane, sta costruendo un "modello previsionale" istituzionale che consentira' di simulare scenari a breve-medio-lungo termine a supporto della pianificazione strategica e della programmazione sanitaria, con l'obiettivo "di fornire ai policy makers strumenti misurati di valutazione prospettica dell'utilizzo delle risorse- aggiunge Urbani- ampliando l'analisi al di fuori del perimetro del servizio sanitario in senso stretto ed abbracciando il welfare nel complesso".
Il passo successivo, conclude il direttore generale della Programmazione sanitaria del ministero della Salute, sara' esaminare l'impatto "indotto dal sistema Sanita' all'interno della spesa pubblica nel suo complesso: ad esempio quello sul welfare allargato, sul sistema fiscale, sull'occupazione, sulla crescita economica. Perche' il settore salute puo' dare davvero un forte contributo all'economia".
(Cds/ Dire)