Roma, 10 gen. - "Non vorremmo che alla fine siano gli erogatori accreditati per l'assistenza domiciliare a 'scegliere' il paziente, perche' c'e' il rischio che la scelta ricada magari su quello che ha meno difficolta' a livello assistenziale. Questo e' un aspetto che ci preoccupa molto". Lo ha detto il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, intervenendo ai microfoni di Radio Cusano Campus in merito alla riorganizzazione dell'assistenza domiciliare nel Lazio scattata il primo gennaio 2020.
Con le novita' decise dalla Regione "cambia un po' il sistema- ha spiegato Magi- mentre prima agli assistiti veniva indicata una struttura, oggi c'e' anche la possibilita' che il cittadino, consultando un elenco di erogatori di assistenza domiciliare, possa scegliere in maniera autonoma. Ma come fa il cittadino a sapere quali sono gli erogatori di qualita'? È l'Azienda sanitaria che dovrebbe garantire questo tipo di assistenza".
Altro punto da sottolineare, secondo il presidente dell'Ordine dei medici di Roma, e' che "i servizi erogatori non forniscono piu' l'attivita' medica ma soltanto quella di natura assistenziale, quindi infermieristica e tecnica della riabilitazione- ha detto- Per questo c'e' bisogno di fare investimenti per assicurare un numero sufficiente di specialisti all'interno delle Asl che possa seguire i pazienti a domicilio".
Ma la telemedicina, per esempio, potrebbe fare la differenza in questo caso? "Nella riorganizzazione dell'assistenza domiciliare non si parla di telemedicina- ha risposto Magi- anche perche' quella richiede investimenti. Eppure la telemedicina e' importante perche' ci permette di monitorare il paziente in tutte le sue fasi, intervenendo nei tempi dovuti ed evitando il peggioramento di sintomi che potrebbero essere spie di altri problemi piu' seri". L'assessore regionale Alessio D'Amato ha parlato di un investimento "di circa 20 milioni di euro, nell'arco di quest'anno, per cercare di risolvere le nostre perplessita'- ricorda ancora il presidente dell'Omceo Roma- a questo punto non ci resta che aspettare. L'assessore intanto ci ha dato la sua massima disponibilita' a un incontro, in cui cercheremo di capire quali sono le strategie dietro a questa riorganizzazione".
Sono 24 milioni gli italiani con una malattia cronica, problema che "coinvolge anziani ma anche giovani", anche se "fortunatamente non sono tutti a domicilio", ha concluso Magi.
(leggi il comunicato ufficiale)
D'AMATO: SU ASSISTENZA DOMICILIARE SÌ A CONFRONTO CON OMCEO ROMA - "La scelta fatta per l'Assistenza domiciliare integrata puntando sulla qualita' dei soggetti accreditati e sulla liberta' di scelta per il cittadino e' una scelta strategica per migliorare il servizio. Sono disponibile ad un confronto con OMCEO di Roma e Provincia per valutare tutti gli aspetti ed eventuali proposte". Cosi' in un comunicato l'assessore alla Sanita' e all'Integrazione sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D'Amato.
(Cds/ Dire)