|
|
|
|
|
|
|
Sin Lazio alla 'Dire': Asfissia perinatale, 81 morti annui. Fare prevenzione"
(DIRE) Roma, 9 gen. - In Italia una media di 81 bambini all'anno muore di asfissia "intrauterina o della nascita". Sono queste le stime rilevabili dai dati Istat relativi all'ultimo quinquiennio analizzato (2013-2017). E il tasso di mortalita' infantile (ogni 1.000 nati) oscilla tra lo 0,14 e lo 0,2%. L'asfissia e' inserita dall'Organizzazione mondiale della sanita' (Oms) nella "check list delle principali cause di decessi neonatali". Paper scientifici indicano che nel mondo, su circa 130 milioni di nati, hanno sofferto di asfissia circa "4 milioni di neonati, di cui circa 1 milione muore e un numero equivalente riporta sequele di rilievo". L'incidenza di morte o di limitazioni neurologiche gravi "consecutive ad asfissia perinatale e' di 0,5-1,0 per 1.000 nati vivi nei paesi industrializzati, mentre nei Paesi in via di sviluppo risulta avere un'incidenza maggiore", si legge ancora negli Annales dell'Iss (2001).
Questo tipo di complicanze rappresentano "un problema importante, ma ancora silenzioso" perche' "si verifica in contesti a bassa risorsa e la maggior parte potrebbe essere prevenuta", riporta l'Oms. Gli attuali dati di prevalenza e incidenza, dunque, non riescono ad essere stabiliti con certezza al livello globale perche' "la maggior parte di queste morti non vengono riconosciute e registrate nei Paesi dell'Africa sub-sahariana e dell'Asia meridionale. Meno del 3% delle morti neonatali, infatti, risulta accompagnato da un documento ufficiale che certifichi il riconoscimento della causa del decesso", si legge nell'Epicentro dell'Istituto superiore di sanita' (Iss). L'asfissia alla nascita "riguarda circa l'8% delle morti dei bambini fino a cinque anni: e' cioe' la quinta causa di morte dopo la polmonite, la diarrea, le infezioni neonatali e le nascite premature" sempre secondo l'Iss.
Il problema della sofferenza perinatale "puo' essere prevenuto. Si sa che alcuni feti sono a maggior rischio, come quando abbiamo delle diagnosi prenatali di alterazioni materne o fetali", commenta Andrea Dotta, presidente regionale della Societa' italiana di neonatologia (Sin) e direttore della terapia neonatale dell'ospedale pediatrico Bambino Gesu' di Roma. Ma in realta', cio' che spesso non si considera e' che "non e' privo di rischio neanche il bambino a termine, con gravidanza 'a basso rischio'. Si parla- puntualizza Dotta- proprio di basso rischio, non di rischio nullo e bisogna esserne consapevoli. Con la sofferenza perinatale ci possono essere conseguenze definitive, infatti, a partire dai danni neurologici".
Inoltre i numeri, a detta del presidente Sin della sezione Lazio, "sono in aumento, per questo nel Lazio esistono tre centri specializzati che operano un trattamento ipotermico specifico". Purtroppo, pero', "si tende ancora a sottostimare il fenomeno. È vero che il parto non va militarizzato ma dobbiamo essere pronti e presenti in tutte le nostre componenti: ostetrica, ginecologica, pediatrica, neonatologica e infermieristica- continua Dotta- Perche' la sofferenza e l'asfissia perinatale si verificano per carenze assistenziali" che potrebbero essere ovviate.
Cosi', proprio in risposta ad una situazione definita "inaccettabile", sul portale dell'Oms, l'Organizzazione ha sviluppato una lista di controllo del parto sicuro, "una guida all'implementazione per le strutture sanitarie, per aiutare gli assistenti alla nascita e i dirigenti sanitari".
Le soluzioni per salvare questi bambini esistono "e fanno perno sull'assistenza qualificata e la rianimazione dei neonati. Si tratta pero' di risorse che non raggiungono quelle donne e quei bambini che ne avrebbero piu' bisogno", riporta ancora l'Istituto superiore di sanita'. E in linea con i dati italiani rilevati da Istat, infatti, l'Iss rileva che "nei Paesi ricchi il 99% delle donne partorisce in condizioni di sicurezza e con l'assistenza di personale qualificato, rispetto al 33% delle donne che vivono nei Paesi dell'Africa sub-sahariana e dell'Asia meridionale".
(Cam/Dire)
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
|
CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
|
COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
|
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|