(DIRE) Roma, 19 feb. - "I disturbi del sonno in eta' pediatrica possono essere neurologici o respiratori e vanno dall'ipertrofia adenotonsillare alla sindrome delle apnee ostruttive. Nella maggior parte dei casi incidono sul rendimento scolastico". A raccontarlo alla Dire e' Renato Cutrera, responsabile di Broncopneumologia dell'Ospedale pediatrico Bambino Gesu' (Opbg)di Roma, pronto a chiarire le differenti tipologie di bambini interessati: "Ci puo' essere il bambino magro che ha una forte ipertrofia delle tonsille e delle adenoidi. Generalmente sono soggetti con un russamento molto importante e un cattivo rendimento a scuola perche' iperattivi o iperagitati. Una volta identificati vanno inviati allo specialista otorinolaringoiatra per decidere insieme una terapia medica o una terapia chirurgica che e' l'adenotonsillectomia".
L'altro fenotipo molto frequente e' "il bambino obeso- rivela Cutrera- che e' purtroppo una patologia in aumento in Italia. Si stima che un bambino su tre abbia problemi di sovrappeso o di obesita' e, oltre all'ipertrofia adenotonsillare, il vero problema e' la lassita', il fatto che le via aeree superiori siano particolarmente molli a causa anche dell'adipe e del grasso. Questo produce una difficolta' respiratoria presente non nella veglia ma nel sonno". E se un bambino ha delle apnee durante il sonno ecco che si evidenzia una patologia: "E' un bambino apparentemente piu' pigro- continua l'esperto- che puo' avere un basso rendimento scolastico e che si addormenta sul banco. Nei casi piu' gravi, dove le apnee sono tante e addirittura l'ipoventilazione produce un aumento dell'anidride carbonica nel sangue, e' necessario applicare un apparecchio, un piccolo ventilatore che si chiama C-PAP (Oppressione positiva continua) e si mette sul naso del bambino solamente mentre dorme e questo evita le apnee. I disturbi respiratori del sonno, a lungo andare se non curati, producono un affaticamento del cuore".
Per quanto riguarda i disturbi neurologici del sonno (insonnia, difficolta' nell'addormentamento, incubi notturni, sonnambulismi), "bisogna fare attenzione all'uso o all'abuso degli smartphone e dei tablet- conclude Cutrera- che vengono usati anche nei periodi di pre addormentamento. I genitori devono essere consci del pericolo di tutto cio' e devono educare i figli a un uso sempre piu' attento di questi strumenti".
(Mem/ Dire)