Roma, 11 feb. - Anche in Italia sara' possibile attuare il suicidio assistito. È una sentenza storica che pone questioni di natura etica, burocratica e clinica e impone quindi ai professionisti un'adeguata formazione. L'Universita' Sapienza di Roma organizza con Consulcesi e Sanita'- In-Formazione un'intera giornata sul tema e affronta non solo le importanti novita' legislative ma anche gli importanti aspetti della comunicazione con il paziente e della relazione di cura. Lo scrive in una nota della Consulcesi.
Ad introdurre il dibattito, la compagna di Dj Fabo, protagonista di una vicenda che ha toccato l'intero Paese. "Sono contenta che Valeria Imbrogno abbia accettato l'invito a partecipare al nostro convegno- spiega la Professoressa Paola Frati, ordinario di Medicina Legale alla Sapienza- il 13 febbraio avremo tantissimi giovani studenti, ovvero i futuri medici, che vengono per capire come il professionista deve collocarsi di fronte ad un paziente sofferente che non puo' guarire. In questa sessione entreremo nel dettaglio e capiremo cosa effettivamente ha fatto la Corte Costituzionale in merito: con una sentenza storica ha stabilito che, in determinati casi, in Italia sara' possibile effettuare il suicidio assistito. Una decisione sulla quale dobbiamo fare formazione, confrontarci e vedere quanto siamo effettivamente pronti a recepire una pronuncia cosi' importante".
Tante le tematiche affrontate nel convegno dal titolo "Il rischio clinico e la gestione del contenzioso" che spazieranno dalla violazione del consenso informato al verificarsi della complicanza o delle infezioni, al nesso di causa, alla perdita di chances e alle molteplici problematiche in materia di valutazione del danno. La gestione del contenzioso verra' affrontata in un'ottica sinergica con la gestione del rischio clinico, chiamando a confronto i massimi esperti del settore. Il convegno e' organizzato dalla Sapienza Universita' di Roma e Sanita' In-Formazione, in collaborazione con Consulcesi e con il patrocinio di Comlass; Sapienza Universita' di Roma; Azienda Ospedaliera Policlinico Umberto I e Universita' di Pisa. Durante la tre giorni verra' dedicato ampio spazio anche al confronto sulle recenti novita' giurisprudenziali che hanno interessato il settore della responsabilita' professionale con 10 sentenze della Corte di Cassazione in ambito civilistico e una della Cassazione a sezioni unite, in ambito penalistico.
"Insieme al Professor Fineschi- spiega la Professoressa Paola Frati, ordinario di Medicina Legale alla Sapienza- e con il supporto di Consulcesi e Sanita' In-Formazione, annualmente portiamo qui alla Sapienza un evento che va a coniugare le varie sfaccettature della responsabilita' sanitaria, sempre in un'ottica di gestione integrata con il rischio clinico. Per la prima volta, il convegno vedra' una partecipazione mista, quindi un gran numero di professionisti sanitari, strutture private e pubbliche e studenti. Ci saranno anche tavole rotonde con un confronto attivo fra direttori generali ed esponenti del rischio clinico e del contenzioso".
"Abbiamo pensato- aggiunge il Professor Vittorio Fineschi, ordinario di Medicina Legale alla Sapienza- di dare un corposo spazio ai temi del rischio clinico e del contenzioso gia' in seduta inaugurale. Gia' nella prima giornata avremo infatti ospiti illustrissimi come il Presidente della Cassazione, il Presidente della Sezione specializzata sulla responsabilita' sanitaria del Tribunale di Roma, e tanti altri. Abbiamo voluto dare un imprinting immediato sull'attualizzazione della Legge Gelli partendo dai primi 4 articoli, che attenzionano il problema della gestione del rischio clinico dentro le Aziende sanitarie, andando poi verso la gestione del contenzioso".
(Comunicati)