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Melanoma, studio Idi in collaborazione con Tor Vergata
Roma, 11 dic. - "Oggi la diagnosi si ottiene attraverso l'analisi istologica effettuata sulle biopsie, asportate sulla base di un sospetto avanzato dal dermatologo. Uno studio appena pubblicato sulla rivista Cancers (https://www.mdpi.com/2072-6694/12/12/3680) dimostra che alcune molecole sono espresse in maniera statisticamente diversa nei malati rispetto ai sani, e questo si osserva nel sangue e nei tessuti bioptici". E' quanto emerge dallo studio promosso dall'Idi Irccs (Istituto Dermopatico dell'Immacolata di Roma) e dall'Iss (Istituto Superiore di Sanita'), con la collaborazione dell'Universita' di Roma Tor Vergata.
"Nel corso di diversi anni di studio abbiamo arruolato 232 pazienti e analizzato i dati disponibili da molte centinaia di pazienti presenti su banche dati pubbliche- dichiarano il dottor Antonio Facchiano (Idi-Irccs) e Francesco Facchiano (Iss), coordinatori dello studio- e misurato l'espressione di 27 molecole nel sangue, usando la tecnologia xMAP, una delle piu' sensibili e avanzate tra quelle attualmente disponibili".
Alcune di queste molecole mostrano significative differenze di espressione nel sangue dei malati di melanoma. Questo dato dimostra che e' possibile ipotizzare in un futuro non lontano una diagnosi precoce basata sul semplice prelievo di sangue, attraverso quella che viene definita "biopsia liquida". Ma analizzando i dati disponibili su banche dati pubbliche contenenti dati da centinaia di pazienti, i ricercatori hanno anche identificato per la prima volta la combinazione di 4 geni la cui espressione nei tessuti cutanei riesce a discriminare i sani dai malati con il 98% di accuratezza.
"I dati sono stati analizzati attraverso un' innovativa combinazione di approcci statistici standard e di sofisticati algoritmi di machine learning. L'approccio multidisciplinare clinico, analitico e matematico ha permesso di raggiungere questa elevatissima accuratezza nella classificazione dei pazienti- aggiunge il dottor Marco Cesati, informatico dell'Universita' di Tor Vergata. Questa impronta di 4 geni (IL-7, IL-1Ra, MIP-1a e MIP-1b) , concludono i ricercatori, puo' aiutare la diagnosi istologica fornendo una valutazione quantitativa e rendendo piu' sicura la diagnosi. Inoltre, l'espressione di 3 di questi 4 geni puo' aiutare a prevedere la storia clinica dei pazienti orientando le scelte terapeutiche".
Questo studio dimostra per la prima volta che combinando le informazioni sulla espressione di molecole ben selezionate si possono ottenere importanti indicazioni per la diagnosi e la prognosi di pazienti affetti da melanoma cutaneo.
(Red)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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