Roma, 10 dic. - Un "Consesus Paper" che fara' da supporto scientifico al Decreto attuativo 'Milleproroghe' nel disegnare programmi di intervento per l'eliminazione dell'epatite C nel nostro Paese entro il 2030, nel rispetto delle indicazioni dell'Organizzazione Mondiale della Sanita'. E' questo lo scopo di quello che gli esperti hanno chiamato "white paper" di consensus, frutto della tavola rotonda virtuale svoltasi di recente, Dal decreto attuativo sullo screening HCV, all'obiettivo finale "to cure": percorso condiviso e condivisibile come supporto a livello Centrale e Regionale, coordinata dall'ISS in concerto con il Ministero della Salute, Associazione dei pazienti e le Societa' Scientifiche. Documento che vuole essere al servizio sia dei politici e degli stakeholder a livello centrale e regionale, che degli operatori del settore.
"Il Decreto legge sullo screening dell'epatite C (Legge numero 8, 28 febbraio 2020) mira ad individuare percorsi idonei per far emergere le diagnosi sommerse e simultaneamente garantire l'accesso al trattamento a tutti gli individui infetti- ricorda Loreta Kondili, ricercatrice del Centro Nazionale della Salute Globale dell'ISS, responsabile scientifico della piattaforma PITER- È necessario, percio', mettere a punto programmi di intervento per le coorti di nascita identificate dal Decreto, coordinando anche l'attuazione dello screening nelle popolazioni chiave, tra cui tossicodipendenti e detenuti, superando le problematiche organizzative ancora presenti. In questo momento e' indispensabile una regia ben definita tra Stato e Regioni che dovra' essere fondata su tre pilastri: prevenzione e screening, presa in carico, terapia".
Hanno partecipato alla tavola rotonda rappresentanti del mondo politico, dell'ISS, del Ministero della Salute, della Societa' Italiana di Health Tecnology Assesment (SIHTA), dell'Associazione Italiana per lo Studio del Fegato (AISF), della Societa' Italiana di Malattie Infettive e Tropicali (SIMIT), della Societa' Italiana di Medicina Generale e delle cure primarie (SIMG), della Federazione Italiana degli Operatori dei Dipartimenti e dei Servizi delle Dipendenze (FeDerSerd), della Societa' Italiana delle Patologie da Dipendenza (SiPaD), della Societa' Italiana di Medicina e Sanita' Penitenziaria (SIMSPe) e dell'Associazione dei pazienti EpaC onlus.
"E' significativo- sempre nella nota dell'Iss- che alla tavola rotonda abbiano partecipato componenti del mondo scientifico, sanitario, economico, sociale e politico per poter fare sistema proprio in un momento come questo va avanti l'esperta in cui ci sono tutti i presupposti per vincere la battaglia, per arrivare cioe' alla 'cura', ossia all'eliminazione dell'infezione. Abbiamo alle spalle una storia importante di cura dell'l'infezione da HCV e adesso, per gli anni 2020 e 2021, lo stanziamento nel Decreto di 71,5 milioni di euro per la prima parte dello screening graduato. Nello stesso tempo, il lavoro di questi mesi per la lotta all'infezione da Sars Cov-2 (e' stato, tra l'altro, attivato lo screening abbinato di Sars-Cov2/HCV nell'ambito di svariate iniziative intraprese proprio in questi mesi) puo' contribuire a delineare un paradigma di sviluppo e modernizzazione di tutto il sistema sanitario, grazie ad una collaborazione multidisciplinare tra la medicina del territorio, e quella inter specialistica. Collaborazione che auspichiamo sia il piu' efficace possibile, anche grazie a un coordinamento tra il mondo scientifico e istituzionale non solo a livello centrale, ma soprattutto regionale, per poter uniformare i percorsi di diagnosi e garantire, parallelamente, un'erogazione omogenea delle cure a tutti i cittadini, anche al fine del raggiungimento del target fissato dall'OMS di eliminazione dell'infezione da HCV".
(Red)