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Covid-19, Adepp: "Ancora troppi professionisti esclusi da aiuti"
Roma, 23 apr. - Paletti irragionevoli, tasse sugli aiuti e incertezze sull'arrivo dei fondi. Sono questi gli ostacoli che stanno tagliando fuori dagli aiuti per Covid-19 decine di migliaia di professionisti. L'allarme e' lanciato dall'Adepp, l'associazione degli enti di previdenza privati italiani.
ESCLUSI - Un pasticcio normativo contenuto in uno degli ultimi decreti legge sull'emergenza coronavirus (n. 23/2020, articolo 34) ha portato ad escludere dall'indennizzo statale di 600 euro chi ha gia' un piccolo trattamento pensionistico o e' semplicemente iscritto a piu' di un ente di previdenza obbligatoria.
"La norma genera ulteriori disagi e diseguaglianze- dice il presidente dell'Adepp Alberto Oliveti- mentre a un figlio sostenuto dai genitori vengono dati 600 euro, a un orfano o una vedova vengono invece negati per il semplice fatto di percepire una pensione indiretta o di reversibilita' di poche centinaia di euro. Analogamente chi riesce a vivere della propria professione e' tutelato, mentre chi per arrivare a fine mese e' costretto a fare due lavori, con due posizioni previdenziali diverse, non puo' ricevere i 600 euro. Ringraziamo invece il ministero del Lavoro per aver preso posizione a favore dei giovani chiarendo che chi ha cominciato l'attivita' nel 2019 e nel 2020 puo' comunque ricevere l'indennizzo statale, anche se nel 2018 non aveva ancora un reddito professionale", continua Oliveti.
DISCRIMINAZIONI FISCALI - Le Casse dei professionisti si stanno attivando per versare ulteriori aiuti ai loro iscritti in difficolta' ma, se le norme fiscali non cambieranno, saranno tassati. "Per ogni mille euro che potremmo destinare ai professionisti, saremmo costretti a trattenerne almeno 200 da rigirare allo Stato- spiega Oliveti- siamo al paradosso di uno Stato che chiede una percentuale sugli aiuti che dovrebbe erogare lui stesso". Le Casse chiedono invece parita' di trattamento con gli indennizzi statali erogati durante l'emergenza coronavirus, che sono esentasse come gli assegni sociali e altre prestazioni assistenziali veicolate dall'Inps.
"Oltretutto le risorse delle Casse dei professionisti sono frutto del risparmio previdenziale degli iscritti, che e' gia' tassato. Siamo arrivati a una sorta di anatocismo fiscale, con la pretesa di tasse sulle tasse, per giunta in un momento in cui siamo tutti richiamati alla solidarieta'", dice il presidente dell'Adepp.
FONDI STATALI - Gli enti di previdenza dei professionisti attendono inoltre il rimborso di 200 milioni di euro per gli indennizzi relativi al mese di marzo che hanno gia' anticipato per conto dello Stato e lo stanziamento degli ulteriori fondi necessari per pagare i 600 euro a chi e' rimasto fuori in prima battuta a causa dell'esaurimento del budget. Le Casse sono anche pronte a versare gli ulteriori indennizzi che lo Stato vorra' prevedere per il mese di aprile, ma e' necessario che le somme gia' liquidate vengano rimborsate- aggiunge Oliveti- noi siamo disponibili ma lo Stato ha la responsabilita' di ripristinare la liquidita'".
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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