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Covid-19, Cipomo: "Confermati elevati livelli assistenza oncologica in Italia"
Roma, 20 apr. - Durante l'attuale emergenza legata alla diffusione dell'infezione da nuovo coronavirus (COVID-19), nasce l'iniziativa di condurre un'indagine su territorio nazionale per valutare la realta' delle unita' di oncologia medica italiane durante la pandemia.
L'indagine, promossa dal Collegio Italiano dei Primari Oncologi Medici Ospedalieri (CIPOMO) che come riportato nella nota "ha l'obiettivo di valutare l'impatto della pandemia sull'attivita' clinica delle unita' di oncologia medica. La garanzia della prosecuzione della cura e' basilare in questa situazione di emergenza, in modo da poter proseguire i trattamenti oncologici senza compromettere l'efficacia degli stessi, salvaguardando allo stesso tempo i pazienti e i medici dal rischio infettivo. L'indagine e' stata condotta online dal 12 al 15 marzo 2020, periodo che coincide con la diffusione di COVID-19 nel Nord Italia e l'istituzione di decreti nazionali per le misure di contenimento dell'infezione. E' stata registrata l'adesione di 122 primari oncologi ospedalieri membri del CIPOMO".
Dai risultati di questa indagine, "pubblicati su European Journal of Cancer, emerge che, unendo le disposizioni interne fornite dalle singole Istituzioni ai successivi decreti nazionali, nonche' all'implementazione di efficaci misure individuali, le unita' di oncologia medica Italiane hanno prontamente messo in atto misure necessarie all'adeguamento dell'attivita' clinica alla luce dell'attuale emergenza, con l'obiettivo di proseguire il percorso di cura dei pazienti.
Un dato interessante e' che alcune procedure, come il cosiddetto 'triage' dei sintomi e dei segni riconducibili a infezione da coronavirus, nonche' la limitazione degli accessi agli accompagnatori e il rinvio di visite non urgenti o modalita' di visita alternative (ad esempio telefonica) per i follow-up, sono state attuate dalla maggior parte dei centri italiani ancor prima di ricevere indicazioni precise dal Ministero della Salute o dalle Regioni. Cio' puo' aver limitato la diffusione del virus nelle unita' di oncologia medica gia' nelle prime fasi dell'epidemia preservando dall'infezione pazienti piu' fragili rispetto al resto della popolazione a causa della loro malattia, per le cure intraprese e perche' spesso anziani".
Da notare, si legge sempre nella nota del CIPOMO, "che circa il 70% delle oncologie mediche non ha avuto, o ha avuto solo in minima parte, una riduzione di attivita', a dimostrazione che anche nei momenti piu' 'caldi' dell'emergenza COVID-19 i pazienti sono stati assistiti con la massima attenzione, offrendogli sempre le cure migliori e con continuita'".
"L'emergenza COVID-19- afferma Francesco Grossi, coordinatore del Progetto CIPOMO- ha indubbiamente modificato il modo di lavorare di noi oncologi, creandoci non pochi problemi organizzativi per gestire in sicurezza i nostri pazienti, spesso con personale medico e infermieristico ridotto per malattia o perche' entrato in turni di guardia nei reparti COVID, ma, nonostante tutto, siamo riusciti comunque, in maniera omogenea in tutto il Paese, a mantenere alti gli standard di assistenza oncologica".
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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