Roma, 3 apr. - "In questi giorni di emergenza straordinaria i pronto soccorso, e gli interi ospedali, hanno interamente rivoluzionato la loro attivita' per far fronte al dilagare del contagio. Il tentativo di mettere in atto nuovi modelli per il miglior esito di cura possibile ai pazienti si scontra con alcune nuove criticita' determinate dalla inedita situazione d'emergenza. Una di queste riguarda la gestione dei pazienti non Covid e le altre urgenze che vengono gestite in pronto soccorso che abbiano necessita' di un ricovero ospedaliero.
Necessariamente tutte le altre patologie dovranno seguire un percorso rigidamente separato da quello per il coronavirus. In questa fase stanno sorgendo delle serie difficolta', in quanto i reparti di degenza prima di accettare i ricoveri dei pazienti per traumi o patologie cardiovascolari e altro, pretenderebbero l'esecuzione del tampone e il ricovero che dovrebbe quindi essere successivo all'arrivo del risultato del tampone. Questo approccio sta creando notevoli difficolta' operative ai pronto soccorso gia' gravati da problematiche organizzative e di organico dovute allo sdoppiamento dei percorsi in covid e non covid: ricordo che il PS non e' strutturato ne' come dotazione organica ne' come spazi, per poter seguire per 24-48 ore i pazienti da ricoverare in attesa del risultato dei tamponi, per cui si richiede che i reparti di degenza mettano in atto dei percorsi interni per i pazienti ricoverati affetti da patologie no-covid, al fine di non ostacolare la regolare attivita' e il flusso dei pazienti che afferiscono ai Pronto Soccorso". Lo scrive in una nota Salvatore Manca, presidente nazionale Simeu.
(Comunicati)