Roma, 3 apr. - "Oggi uscira' una nuova circolare del ministro della Salute che andra' a precisare come valutare l'uso dei tamponi e come valutarlo in una fase 2". Lo ha annunciato il presidente dell'Istituto superiore di Sanita', Silvio Brusaferro, a Roma nel corso di una conferenza stampa.
"Per noi sara' molto importante in una fase successiva- ha proseguito- intercettare i casi sul territorio. E' questa la sfida".
ATTUALI DATI PRELUDIO A INIZIALE DIMINUZIONE CASI - "Abbiamo dei segnali cautamente positivi, l'infezione sta diminuendo nelle aree piu' colpite e la curva dei casi sta appiattendosi. E forse probabilmente questo e' il preludio ad una iniziale e graduale diminuzione del numero di nuovi casi" ha detto invece Gianni Rezza, direttore Malattie infettive dell'Istituto superiore della Sanita'.
"Ma dobbiamo essere cauti- ha aggiunto- questo virus non ci mette niente a riprendere la sua circolazione anche molto attiva". CON TEST SIEROLOGICI QUADRO REALE CONTAGI - "Con i test sierologici per la ricerca degli anticorpi nel sangue sara' possibile avere un quadro completo dell'epidemia in Italia".
Cosi' il presidente del Consiglio Superiore di Sanita', Franco Locatelli, nella conferenza stampa organizzata oggi a Roma dall'Istituto Superiore di Sanita'.
"Il quadro- ha aggiunto- probabilmente sara' diverso da regione a regione".
"I tempi per la validazione dei test sierologici saranno certamente brevi, pochi giorni- ha spiegato poi Locatelli- Ma e' importante che la celerita' corrisponda a un rigore nella valutazione della sensibilita'. Bisogna evitare falsi positivi e falsi negativi".
NO EVIDENZE CHE CIRCOLI IN ARIA - "Non ci sono al momento evidenze che il virus circoli nell'aria" ha detto il presidente dell'Istituto superiore di Sanita', Silvio Brusaferro.
"Questa via era nota in determinati contesti, come quelli sanitari, ma al momento- ha proseguito- la letteratura scientifica indica che le principali vie diffusione del virus sono quelle per droplet ('goccioline', ndr) e per contatto".
Il direttore di Malattie infettive dell'Iss, Gianni Rezza, ha infine voluto aggiungere che "al di fuori degli ambienti chiusi certamente possiamo escluderlo".
(Red)