Roma, 26 ago. - "Federfarma ha riscontrato la sostanziale impossibilita', da parte delle case farmaceutiche, di cedere alle farmacie dosi vaccinali, perche' la produzione e' stata assorbita dalle richieste avanzate dalle amministrazioni regionali, i cui acquisti hanno fatto registrare un incremento medio del 43% circa, con picchi anche superiori al 100%, rispetto alle acquisizioni della pregressa stagione 2019-2020". Cosi' in una nota Federfarma.
"Questo- spiega il presidente Marco Cossolo- significa che, in assenza di un canale capillarmente diffuso e facilmente raggiungibile da tutti, qual e' la farmacia, molti cittadini, appartenenti soprattutto alla fascia attiva della popolazione e quindi sottoposti a un maggior rischio di contagio, si troverebbero nell'impossibilita' di vaccinarsi". Il prossimo autunno, intanto, la vaccinazione antinfluenzale sara' fondamentale per agevolare la diagnosi di Covid-19 e gestire i casi sospetti, soprattutto considerando l'attuale ripresa dell'epidemia.
"Sara' importante vaccinare, oltre i soggetti a rischio, la maggior parte della popolazione attiva- prosegue la nota di Federfarma- per evitare il congestionamento della sanita' territoriale". Per questo Federfarma, attraverso la capillare rete delle oltre 18mila farmacie associate, offre "la massima disponibilita' a collaborare con le istituzioni per incrementare significativamente i livelli di copertura vaccinale".
Le farmacie, sottolinea ancora Cossolo, sono "pronte a distribuire i vaccini messi a disposizione dal Servizio sanitario nazionale secondo termini e modalita' da stabilire, anche per conto delle amministrazioni regionali che vorranno renderli disponibili".
Inoltre Federfarma, insieme a Fofi e alla Fondazione Cannavo', patrocina e promuove i corsi offerti dall'Utifar volti a fornire ai farmacisti le competenze per somministrare direttamente i vaccini ai cittadini. "In tale prospettiva- fa sapere Cossolo- Federfarma chiede l'adozione di un provvedimento legislativo che abiliti espressamente il farmacista a inoculare i vaccini, come del resto gia' avviene in molti Paesi dell'Unione Europea, anche nell'ottica di future campagne vaccinali anti-Covid. Peraltro, molte farmacie sono anche strutturate per consentire, presso i propri locali, la somministrazione del vaccino da parte di un infermiere".
A conferma dell'opportunita' di coinvolgere attivamente le farmacie nella prossima campagna antinfluenzale, Federfarma evidenzia che "nel corso della campagna vaccinale 2019-2020 sono state dispensate dalle farmacie territoriali circa 800.000 dosi vaccinali. Per la campagna 2020-2021 si stima un incremento pari almeno al 50%, per un totale di oltre 1,2 milioni di vaccini", conclude.
(Comunicati)