Roma, 17 set. - Gli errori in sanita' provocano ogni anno 134 milioni di eventi avversi negli ospedali contribuendo a 2,6 milioni di decessi ogni anno. È quanto rileva l'Oms in occasione della prima Giornata mondiale della sicurezza dei pazienti che si celebrera' ogni anno il 17 settembre e in cui si stima che 1 paziente su 10 subisca danni durante le cure ospedaliere nei paesi ad alto reddito e 1 ricovero su 4 ogni anno provoca danni ai pazienti nei paesi a basso e medio reddito. Errori che provocano anche danni economici: i costi per la sola perdita di produttivita' ammontano tra 1,4 e 1,6 trilioni di dollari all'anno.
In occasione della Giornata l'Oms lancia una campagna globale per sensibilizzare l'opinione pubblica sulla sicurezza dei pazienti e sollecitare le persone a dimostrare il loro impegno nel rendere l'assistenza sanitaria piu' sicura per i pazienti. Le citta' di tutto il mondo illumineranno monumenti di colore arancione per mostrare il loro impegno per la sicurezza dei pazienti il ??17 settembre. Questi includono il Jet d'Eau a Ginevra, le Piramidi al Cairo, la Piramide Cestia a Roma, la Torre di Kuala Lumpur, il Royal Opera House a Muscat e il ponte Zakim a Boston, tra gli altri.
La tendenza verso una copertura sanitaria universale (UHC) e' oggi il tema centrale della politica sanitaria globale, ma il rischio per l'Oms e' che "miliardi di persone avranno si' accesso alle cure, ma esse saranno di cosi' bassa qualita' che non le aiuteranno, ma spesso le danneggeranno. Senza sforzi ad hoc per migliorare la qualita' dell'assistenza sanitaria a livello globale, l'UHC sara' in gran parte una 'nave vuota'".
"Nessuno dovrebbe essere danneggiato mentre riceve assistenza sanitaria. Eppure a livello globale, almeno 5 pazienti muoiono ogni minuto a causa di cure non sicure ", ha affermato il dott.Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell'OMS.
"Abbiamo bisogno di una cultura della sicurezza dei pazienti che promuova la collaborazione con i pazienti, incoraggi la segnalazione e l'apprendimento da errori e crei un ambiente privo di colpa in cui gli operatori sanitari sono abilitati e formati per ridurre gli errori".
Per la Giornata l'Oms ha diffuso il "WHO patient safety curriculum guide: multi-professional edition", cioe' il "Manuale del percorso formativo sulla sicurezza del paziente" Messo a punto in Italia dal Comitato Esecutivo Aziendale per la Sicurezza del Paziente dell'Azienda ULSS 20 di Verona, dall'Universita' degli Studi di Verona e dalla Scuola di Specializzazione in Igiene e Medicina Preventiva - e che si basa sul lavoro del punto di riferimento dell'Istituto di medicina (IOM) del 2001, richiamando l'attenzione sulle lacune nella qualita' dell'assistenza sanitaria che rimangono ancora a livello globale e suggerendo come colmarle.
I NUMERI A livello globale, il costo associato agli errori terapeutici e' stato stimato in 42 miliardi di dollari l'anno.
Possono verificarsi errori nelle diverse fasi del processo di utilizzo del farmaco. Gli errori terapeutici si verificano quando uso di farmaci deboli e/o fattori umani come affaticamento, cattive condizioni ambientali o carenza di personale influenzano le pratiche di prescrizione, trascrizione, dispensazione, amministrazione e monitoraggio, che possono quindi causare gravi danni, disabilita' e persino la morte.
Sono gia' stati sviluppati molti interventi per affrontare la frequenza e l'impatto degli errori terapeutici, ma la loro attuazione e' troppo varia. Secondo l'Oms e' necessaria un'ampia mobilitazione delle parti interessate a sostegno di azioni sostenute.
Secondo il rapporto Oms, il 15% delle spese ospedaliere puo' essere attribuito al trattamento delle carenze nella sicurezza dei pazienti nei paesi OCSE e 4 su 10 sono i pazienti danneggiati a livello di cure primarie e ambulatoriali. Ma e' possibile evitare fino all'80% dei danni dovuti a queste situazioni.
Le pratiche terapeutiche non sicure e gli errori terapeutici sono la principale causa di lesioni e danni evitabili nei sistemi di assistenza sanitaria in tutto il mondo.
(Red)