(DIRE) Roma, 31 ott. - L'inalazione e la rimozione di corpi estranei dalle vie aero digestive e' la vera emergenza pediatrica. "Ogni anno in Italia muoiono quasi 50 bambini per inalazione di corpi estranei. Nel nostro ospedale abbiamo un centro di riferimento con pazienti provenienti non solo da Roma, ma da tutto il Lazio. Non c'e' la possibilita' di spostare il paziente da una regione all'altra, ci vogliono pochi minuti perche' l'ostruzione delle vie aeree possa comportare la morte del piccolo bambino". Ne parla alla Dire Sergio Bottero, direttore della Uoc di Chirurgia delle Vie Aeree e coordinatore Laryngo Tracheal Team dell'ospedale pediatrico Bambino Gesu', che a Roma ha aperto la XXV edizione del congresso nazionale della Societa' italiana di otorinolaringologia pediatria (Siop) in qualita' di presidente.
Bottero spiga che questa "emergenza comporta un'organizzazione capillare: arriva un fax che ci avverte che il bambino sta arrivando, la sala operatoria e' gia' pronta, il piccolo viene accolto dal rianimatore e transita direttamente in sala operatoria dove noi ci occuperemo di rimuovere l'ostruzione delle vie aeree". I numeri "sono terribili- ribadisce il presidente Siop- perche' se in Italia sono cinquanta l'anno, negli Stati Uniti oltre 200 bambini l'anno muoiono per inalazione di corpo estraneo".
Per corpo estraneo il medico intende prevalentemente "l'inalazione di frammenti di giocattoli o le noccioline, che sono la cosa piu' frequente in tutto il mondo". La fascia di eta' piu' colpita e' intorno ai due anni, quando "i bambini fanno della fase orale la loro esperienza piu' pronta, pratica e significativa. Tendono, infatti, a mettere tutto in bocca e questo puo' comportare un'inalazione".
(Rac/ Dire)