Roma, 2 ott. - Una medicina personalizzata e sicura, grazie alla reale condivisione dei dati clinici e alla loro accessibilita'. Questo l'obiettivo del CKP | Clinical Knowledge Portal, piattaforma informatica che nasce dalla collaborazione tra medici. Senza modificare le attuali modalita' con cui ogni medico riconosce, registra ed interpreta i dati clinici che tratta durante la sua attivita' professionale, il portale della conoscenza clinica provvede alla normalizzazione ed alla rappresentazione dello stesso dato clinico esattamente come il collega riconosce, registra e visualizza lo stesso concetto clinico.
E' il superamento delle barriere informative; una forma clinica di digital divide. Oggi tutti i sistemi utilizzati codificano spesso i dati con nomi diversi, rendendone impossibile la condivisione (basti pensare alla misurazione della pressione arteriosa, registrabile come sistolica e diastolica, ma anche come massima e minima). Questo strumento innovativo permette di convergere su termini univoci e di pianificare azioni sulle persone in cura, seguendo linee guida, riducendo rischi e liberando tempo da dedicare al rapporto con il paziente, che non dovra' spostarsi fisicamente insieme al faldone di esami, ma fara' viaggiare le sole informazioni sulla sua salute. Il Portale della Conoscenza Clinica rivoluzionera' l'intero processo clinico, migliorando inoltre la sostenibilita' del Servizio Sanitario Nazionale. In vista del lancio operativo, gli esperti internazionali che hanno contribuito alla realizzazione della piattaforma, si riuniranno il prossimo 7 ottobre a Firenze nel convegno "The clinical revolution".
"La digitalizzazione in sanita', troppo a lungo considerata un lusso, e' una strada obbligata perche' il Sistema pubblico abbia lunga vita - afferma Claudio Cricelli, Presidente della Societa' Italiana di Medicina Generale e delle Cure Primarie -. Il nostro Paese investe pero' troppo poco: secondo i dati 2018 dell'Osservatorio Innovazione in Sanita' Digitale del Politecnico di Milano, solo un terzo della Gran Bretagna e circa la meta' della Francia. Eppure il risparmio possibile, legato per lo piu' ad un recupero di produttivita', e' stimato in almeno 6,8 miliardi di euro l'anno per le strutture sanitarie e di 7,6 per i cittadini. Stretti tra invecchiamento demografico e risorse sempre piu' limitate, dobbiamo ripensare il processo clinico: la competenza si realizza nel rapporto con il paziente, ma la nostra professione deve poter attingere a tutte le fonti di conoscenza. Ben venga uno strumento che consenta l'interconnessione tra medici e l'accesso a dati utili per la decisione clinica".
"Ogni anno 90mila persone affette da un tumore attraversano l'Italia per curarsi - ricorda Francesco Cognetti, Professore Straordinario di Oncologia Medica, Universita' La Sapienza e Direttore del Dipartimento Oncologia Medica dell'Istituto Nazionale Regina Elena -. Il turismo sanitario oncologico costa alle famiglie migliaia di euro, in termini di visite mediche, farmaci, viaggi e assistenza. Un portale che consenta di muovere dati e non persone, di condividere il processo clinico e di collaborare tra noi oncologi, puo' incidere su questi "flussi migratori", migliorando qualita' delle cure ed equita' di accesso, risparmiando risorse pubbliche preziose e liberando tempo da dedicare al rapporto con il paziente".
Testimonial del Portale della Conoscenza Clinica e' Carolyn Smith, danzatrice e coreografa di fama internazionale. "Abbiamo bisogno di un nuovo modello di assistenza sanitaria che permetta a tutti di essere curati nel modo migliore possibile, ovunque si trovino. Con questa piattaforma informatica, noi andiamo in ospedale solo quando e' necessario, mentre i nostri medici possono chiedere consulti a colleghi anche a migliaia di chilometri di distanza. Vogliamo poter usufruire delle grandi opportunita' che la rete ci offre, sia nella diagnostica che nella terapia e vogliamo portare a casa, alle persone che amiamo, il tempo rubato alla malattia".
"Che l'innovazione digitale sia una leva irrinunciabile per la sostenibilita' del nostro Sistema Sanitario e' ormai indiscutibile - afferma Carlo Mochi Sismondi, Presidente Fpa - Forum PA -. Un Sistema che, a fronte di risorse limitate, deve rispondere alle sfide poste dall'invecchiamento della popolazione e dall'aumento dei malati cronici e non autosufficienti. Le tecnologie, in particolare quelle che si basano sulla condivisione, l'analisi e l'utilizzo dei dati, possono essere il vero punto di svolta per realizzare cure e assistenza su misura per il paziente, riducendo al minimo la possibilita' di errori, sprechi e inefficienze. Ma questo funzionera' solo se i diversi attori coinvolti, dagli operatori sanitari ai medici di base fino agli stessi pazienti, saranno consapevoli di queste potenzialita' e collaboreranno per condividere le informazioni e per sfruttare tutte le potenzialita' offerte da queste tecnologie. La soluzione del CKP | Portale della Conoscenza Clinica e l'appuntamento del 7 a Firenze si inseriscono in questo percorso di collaborazione e di condivisione di strumenti e strategie".
"I medici oggi usano spesso sistemi impostati per codificare e registrare dati clinici con approcci diversi. Il nostro Portale mette in collegamento i modelli utilizzati, riducendo il rischio di interpretazioni errate - afferma Giorgio Moretti, Presidente di Dedalus Holding -. Il CKP vuole rivoluzionare l'intero processo clinico consentendo di pianificare azioni sul paziente e condividere linee guida e migliori pratiche. Un valore speciale del CKP emerge nella ricerca: oggi i Clinical Trials sono un lavoro molto complesso. Le informazioni vengono spesso riscritte nel software, richiedendo un grande sforzo da parte dei medici e incidendo pesantemente sulla qualita' dei dati. Grazie al CKP, i medici possono recuperare le informazioni essenziali sui dati da raccogliere e le azioni richieste. Ultimo, ma non ultimo, le comunita' cliniche propongono, votano e convalidano i Casi d'uso clinico e i concetti clinici. Un medico puo' partecipare a diverse comunita' cliniche: quella della sua societa' clinica, quella internazionale, una comunita' dell'ospedale in cui lavora, la comunita' di una scuola di pensiero specifica e cosi' via.
Grazie al lavoro delle comunita' cliniche, CKP puo' crescere e rimanere aggiornato. Il CKP e' il modo in cui i clinici possono finalmente cambiare il modo di prendersi cura delle persone".
(Red)