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Giornata mondiale del rene, sono 50.000 gli italiani in dialisi
Roma, 11 mar. - In Italia 2,5 milioni di persone sono affette da Malattia Renale in stadio piu' o meno avanzato; per alcuni questa condizione evolvera' fino all'insufficienza renale e quindi alla dialisi. Attualmente sono 50.000 i pazienti che fanno terapia dialitica, meno di un millesimo della popolazione generale che pero' assorbe il 2% delle risorse totali destinate alla sanita'. A pochi giorni dalla Giornata Mondiale del Rene, che quest'anno si svolgera' il 14 marzo, si torna a parlare del ruolo imprescindibile della prevenzione attiva per combattere in modo efficace e al contempo sostenibile questa patologia sempre piu' diffusa.
Ma non basta promuovere corretti stili di vita e diagnosi precoce, a patologia ormai conclamata, e' fondamentale intervenire attivamente per rallentarne il decorso. "Oggi il nefrologo deve lavorare sempre di piu' sul fronte della prevenzione, in particolare nei pazienti diabetici, ipertesi e anziani, che piu' degli altri corrono il rischio di andare incontro a insufficienza renale", dichiara Giuliano Brunori, Direttore UO Nefrologia e Dialisi dell'Ospedale di Trento e Presidente della Societa' Italiana di Nefrologia. "La prevenzione si attua sottoponendosi ai dovuti controlli, esami del sangue e delle urine per rilevare eventuali marcatori di danno renale, adottando un sano stile vita, seguendo la dieta mediterranea, limitando il consumo di sale, evitando il fumo, praticando attivita' fisica e, per chi soffre di diabete e ipertensione, tenendo sotto controllo queste patologie".
"Quando la funzionalita' renale e' definitivamente compromessa - prosegue Brunori - le opzioni sono due: il trapianto e la dialisi. In pochi, tuttavia, sono eleggibili al trapianto, tanto che oggi solo 6.000 pazienti sono in lista d'attesa per un rene. La dialisi puo' essere di due modalita': l'emodialisi, la classica terapia ospedaliera che prevede 3 sedute a settimana della durata di circa 4 ore, molto impattante sulla qualita' di vita, o quella peritoneale a domicilio, vantaggiosa perche' il paziente non e' ospedalizzato, esegue il trattamento di notte, mentre dorme, senza interferenza con le sue attivita' quotidiane. Ma ancora solo 5.000 pazienti la praticano, contro i 45.000 che fanno emodialisi. Nel loro complesso, i 50.000 pazienti dialitici italiani costano ogni anno al SSN circa 2,5 miliardi di euro, che corrispondono al 2% della spesa del servizio sanitario. Poco meno dello 0,1% della popolazione consuma una cifra enorme di risorse destinate alla sanita'. Alla luce di questi dati, investire in prevenzione e' quindi cruciale".
(Rel/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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