|
|
|
|
|
|
|
Contratto Dirigenza medica e sanitaria, arriva la doppia carriera
Roma, 29 mag. - Doppia tipologia di carriera (gestionale o professionale) e aumenti di stipendio da oltre 200 euro lordi al mese oltre agli arretrati del triennio 2016-2018. Sono questi i cardini della proposta fatta ai sindacati da Aran e Regioni sul contratto 2016-2018 della Dirigenza medica e sanitaria che dopo i tira e molla estenuanti degli ultimi anni sembra finalmente vedere uno spiraglio di luce. Per quanto riguarda le risorse sembra esserci l'accordo con i sindacati anche se sara' necessaria una modifica dell'Atto d'indirizzo che potrebbe richiedere qualche mese tra i vari passaggi burocratici.
Nell'attesa che la situazione si dipani la proposta di Aran e Regioni introduce la novita' della doppia carriera con due tipologie di incarichi: Incarichi gestionali: - direttore struttura complessa - responsabile di struttura semplice a valenza dipartimentale o distrettuale - responsabile di struttura semplice - articolazione di struttura complessa In questo contesto gli incarichi di direttore di presidio ospedaliero sono equiparati a quello di direttore di struttura complessa. Mentre il direttore di distretto sanitario sono equiparati, ai fini della retribuzione al direttore di struttura complessa o di struttura semplice in base alla scelta dell'Azienda sanitaria.
Incarichi professionali: - Incarichi di base - incarichi di consulenza di studio e di ricerca, ispettivi, di verifica e di controllo - incarichi ad alta specializzazione - incarichi ad altissima specializzazione Nella proposta si specifica che tutti i dirigenti, anche i neo assunti hanno diritto ad un incarico. Ai dirigenti con meno di 5 anni di anzianita' verranno attribuiti incarichi professionali di base. Precisato inoltre che all'interno di un'Azienda gli incarichi ad altissima specializzazione non potra' superare il 50% delle posizioni di direttore di struttura complessa.
Per quanto riguarda le retribuzioni si compongono di una parte fissa e una variabile. Ma la proposta e' di cambiare i criteri dei minimi che sarebbero disegnati in base all'effettiva anzianita' in azienda e attraverso la valutazione del Collegio tecnico.
Tra le proposte poi anche quella di accorpamento degli attuali fondi contrattuali tra dirigenza medica, sanitaria non medica e professioni sanitarie in un unico fondo.
Le risorse. Le Regioni mettono sul piatto circa 550 mln di euro per il triennio 2016-2018 e 458 milioni di euro a regime dal 2019 per un totale di oltre 1 mld di euro. Sul punto c'e' stata una grande trattativa tra Regioni e sindacati tra cui sembra essersi trovato un accordo. Il che tradotto vorrebbe dire che un professionista vedrebbe un aumento di stipendio di circa 200-250 euro lordi al mese a regime dal 2019 cui andranno aggiunti gli arretrati del triennio 2016-2018.
Articolo tratto da quotidianosanita.it (Red)
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
|
CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
|
COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
|
COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|