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Conferenza mondiale sulla dieta mediterranea, Awad: "Uno stile di vita"
(DIRE) Roma, 20 mag. - Si e' svolta a Palermo dal 15 al 17 maggio la seconda Conferenza mondiale sulla rivitalizzazione della dieta mediterranea, con la partecipazione di circa cento relatori stranieri. Per la Fnomceo ha partecipato come delegato Musa Awad. Strutturata in 18 sessioni ospitate in cinque diverse location, l'iniziativa ha discusso il tema dell'alimentazione non solo dal punto di vista nutrizionale: nei tre giorni di lavori, infatti, sono state affrontate problematiche relative alla salvaguardia del mare, all'impatto ambientale e all'inquinamento nell'ottica di collegare la sicurezza alimentare e la nutrizione alla sostenibilita'. Lo scopo finale e' garantire e incentivare uno sviluppo dei paesi del mar mediterraneo che sia accessibile alle generazioni presenti e future. La dieta mediterranea e' quindi contestualizzata in piu' ambiti, che vanno dallo sviluppo territoriale locale al riconoscimento del valore sociale e culturale del cibo come strumento di inclusione e recupero dell'identita' sociale.
Awad e' intervenuto nelle tematiche di salute e nutrizione che trattano la dieta mediterranea come una vera e propria opportunita' per contrastare l'insorgere e l'aggravarsi di malattie croniche e degenerative. In particolare il suo intervento - svoltosi nella giornata di giovedi' - si e' concentrato sulla presenza di cibi halal nella dieta mediterranea, nonche' dell'importanza degli opportuni controlli al fine di ottenere una regolare certificazione. "Halal in campo alimentare- ha spiegato all'agenzia Dire- definisce quella categoria di cibi che possono essere consumati da persone di religione islamica. L'argomento e' stato affrontato su due fronti: da un lato, l'importanza di una lavorazione attenta sugli alimenti interessati, in particolare per quelli che richiedono un procedimento piu' lungo e complesso, come alcuni tipi di carne. Dall'altro, la carenza dell'industria alimentare italiana nella produzione halal. La maggior parte dei cibi halal presenti anche nel nostro Paese sono infatti prodotti e lavorati nel nord Europa: situazione paradossale considerando quanto piu' vicina sia l'Italia ai paesi del Sud Mediterraneo, dove c'e' un maggior numero di abitanti di religione isalmica. Per l'Italia, incrementare l'industria alimentare halal potrebbe essere occasione di crescita ma e' importante ottenere delle certificazioni valide per l'esportazione".
Per Awad "il cibo puo' essere inoltre opportunita' di integrazione se messo alla portata della comunita' islamica italiana. La dieta mediterranea- ha concluso- e' infatti rivisitata e definita non piu' soltanto come un regime alimentare, ma come un vero e proprio stile di vita".
(Red/Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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