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Avastin-Lucentis, Appolloni: serve maggiore chiarezza da ente regolatorio
(DIRE) ROMA, 26 lug. - Dopo anni di ricorsi e appelli, Roche e Novartis sono state definitivamente condannate a pagare la multa da 180 milioni di euro comminata dall'Antitrust. Il Consiglio di Stato, infatti, ha confermato la decisione del Garante, che aveva condannato le due aziende farmaceutiche nel 2014 al pagamento di una sanzione per un presunto 'accordo restrittivo' della concorrenza allo scopo di favorire le vendite del piu' costoso Lucentis a discapito del piu' economico Avastin, per la cura di malattie della retina.
"Non entro nel dettaglio di tutto l'iter che ha portato alla sentenza ma e' evidente che qualcosa che non e' andato nel verso giusto in tutta questa storia", questo il primo commento all'agenzia di stampa Dire del Vice segretario SOI (Societa' oftalmologica italiana),primario oculista degli ospedali Sandro Pertini, Sant'Eugenio- CTO della Asl Roma2 ed ex presidente della Commissione Patologie Oculari dell'Ordine provinciale dei Medici-Chirurghi e degli Odontoiatri di Roma (Omceo), che gia' nel 2012 aveva sollevato ripetutamente dubbi e perplessita' sull'utilizzo del farmaco Lucentis invece dell'Avastin.
"In realta' quello che per me bisogna sottolineare- prosegue Appolloni- e' che la situazione attuale e' penalizzante. Non e' stato ben percepito che esiste una mole enorme di pazienti che soffre di maculopatia essudativa e che con arrivo degli Anti -Vgf, si e' trovata una via terapeutica per questi pazienti molto efficace. I centri oculistici si trovano cosi' a gestire molti piu' utenti di quelli che sono preparati a ricevere e a volte non riescono a rispondere in modo efficace alla domanda di cura.
Spesso parliamo di pazienti fragili e anziani, poiche' la maculopatia colpisce perlopiu' gli over 70 anni. La tempestivita' nella cura e' fondamentale per il successo terapeutico ma la mancanza di una rete territoriale collegata ai centri di maculopatie rende difficile una cura rapida e quindi efficace".
"Il risultato- precisa il Primario oculista della Asl Roma2- e' che si fanno meno iniezioni di quel che si dovrebbero, si pensi che in Inghilterra, Germania, Francia si arriva ad un milione di iniezioni mentre in Italia se ne eseguono solo 350 mila (Dati SOI). Il secondo grande tema e' che tutt'oggi riguarda i costi della terapia. Oggi abbiamo a disposizione dei farmaci label, creati per essere iniettati all'interno dell'occhio e che sono piu' costosi ed un farmaco meno costoso, il famoso Avastin, ma off-label.
L'attuale normativa prevede che il farmaco off-label possa essere utilizzato solo dopo aver adeguatamente informato il paziente della esistenza di farmaci label e sotto diretta responsabilita' del medico oculista che si assume l'onere di utilizzare un farmaco off-label invece del label", conclude Appolloni.
(Wel/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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