Roma, 18 lug. - Oggi si e' tenuto al MIUR un incontro tra il Vice Ministro Lorenzo Fioramonti e una delegazione dello SMI composta da Pina Onotri, Segretario Generale dello SMI, da Delia Epifani, Responsabile Nazionale Area Formazione e Prospettive e da Pietrino Forfori dello SMI e componente dell'Osservatorio sulla Formazione del Ministero della Sanita'.
"Il Sindacato Medici Italiani e la sua Area Formazione hanno da sempre sostenuto la necessita' di una formazione di qualita' da garantire a tutti i medici laureati", si legge in una nota stampa nazionale del Sindacato Medici Italiani.
"Allo stato attuale, pero', non solo non e' sempre garantita la qualita' della formazione- prosegue la nota- ma per migliaia di medici la formazione non e' garantita affatto. Seppur aumentate nell'ultimo anno, le borse di studio stanziate nel 2019 risultano comunque insufficienti per permettere a tutti i medici di completare il proprio percorso formativo".
"E' evidente- precisa lo SMI- che un aumento notevole del numero di borse disponibili deve necessariamente accompagnarsi ad un aumento del numero di poli formativi attrezzati ad accogliere i medici specializzandi. Per questo motivo il ruolo di vigilanza dell'Osservatorio Nazionale per le Specializzazioni Mediche e dello stesso MIUR dovra' essere quanto mai centrale".
"Inoltre, nell'ottica di ridefinizione del ruolo del Medico di Medicina Generale all'interno del SSN e nell'ottica del far riacquistare a tale professione dignita' pari a qualsiasi altro tipo di percorso specialistico riteniamo fondamentale la creazione della Scuola di Specializzazione in Medicina Generale. Tale scuola, gia' presente in altre realta' europee, dovrebbe avere come capo saldo l'integrazione tra le Reti Ospedaliere, l'Assistenza Sanitaria Territoriale e l'Universita', al fine di garantire una formazione pluridisciplinare che e' essenziale per un Medico di Medicina Generale".
"Il passaggio da Corso di Formazione a Scuola di Specializzazione deve essere graduale e deve procedere per step. Per questo, riteniamo opportuno iniziare il processo di cambiamento applicando su tutto il territorio nazionale il modello del Dipartimento Misto Universita'-Medici di Medicina Generale che e' stato di recente ratificato in Liguria. Grazie a tale Dipartimento, infatti, e' possibile un contatto reale e costruttivo tra realta' diverse che potranno contribuire al miglioramento della formazione in medicina generale. L'adozione di questo modello in tutte le Regioni, inoltre, sarebbe estremamente utile per uniformare gli standard formativi del CFSMG che, invece purtroppo, sono molto variegati", conclude la nota del Sindacato Medici Italiani.
(Comunicati)