Roma, 17 giu. - Via libera dal Consiglio di Stato alle donazioni di gameti per la fecondazione eterologa. È stato pubblicato oggi il parere reso dalla Sezione Consultiva per gli atti normativi del Cds sul regolamento con cui sono state recepite in Italia alcune direttive europee sui tessuti e cellule umani donati per scopi medici. Il regolamento, in particolare, recepisce le prescrizioni necessarie ad effettuare la donazione di cellule riproduttive per la procreazione medicalmente assistita eterologa, com'e' noto vietate in Italia fino a quando la Corte costituzionale, nel 2014, con la sentenza n. 162 del 9 aprile 2014, ha dichiarato costituzionalmente illegittima la legge 19 febbraio 2004, n. 40.
Il Consiglio ha reso un parere favorevole, dettando pero' alcune prescrizioni ulteriori a tutela della salute dei donatori, donatari e del nascituro. In particolare ha ritenuto necessario che siano indicati direttamente nel regolamento stesso, limiti di eta' per la donazione, differenziati per la donna e per l'uomo, non solo per prevenire patologie del nascituro legate all'eta' del genitore genetico, ma anche sul presupposto che l'eta' del donatore, o della donatrice, possa influire sull'esito positivo della tecnica utilizzata nel caso concreto e conseguentemente esporre, per l'ipotesi di esito non favorevole, la coppia alla necessita' di altri tentativi con i relativi pregiudizi per la salute psico-fisica.
Analogamente il Consiglio di Stato ha ritenuto indispensabile che venga inserito nel regolamento un limite quantitativo alla donazione degli ovociti e dei gameti maschili per limitare le nascite di bambini portatori (anche solo in parte) del medesimo patrimonio genetico. Cio' per scongiurare il rischio di consanguineita' tra i nati con il medesimo patrimonio genetico della donatrice, o del donatore, e per ridurre il numero di stimolazioni ormonali cui puo' sottoporsi la donna per donare gli ovociti con conseguente pregiudizio per la sua salute. Infine, il Consiglio ha ritenuto indispensabile che tali limiti (di eta' e quantitativi) siano verificati con cadenza periodica.
(Comunicati)