Roma, 7 giu. - La Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs non abbassa la guardia e anche quest'anno lancia per il sesto anno consecutivo una nuova campagna di sensibilizzazione per l'igiene delle mani, a un mese dalla Giornata Mondiale che si e' celebrata lo scorso 5 maggio.
Il progetto, promosso dalla Direzione Generale del Policlinico Gemelli, e coordinato dal professor Gabriele Sganga, Direttore del Master "Sepsi in Chirurgia" dell'Universita' Cattolica e della Uoc Chirurgia d'Urgenza, dal dottor Filippo Berloco, Responsabile del Servizio di Radioprotezione e Igiene Ospedaliera e dalla professoressa Patrizia Laurenti, Direttore della Uoc Igiene Ospedaliera, prevede una nuova forma di campagna comunicativa, con una sessione in cui studenti e operatori sanitari della Fondazione illustrano ai visitatori la corretta modalita' d'esecuzione dell'igiene delle mani e, tramite uno strumento ad hoc, eseguono dimostrazioni pratiche per evidenziare il livello residuo di contaminazione delle mani non correttamente igienizzate. Parallelamente vengono proiettati, sui monitor a circuito chiuso, dei video che illustrano le varie attivita' e iniziative promosse in questi sei anni dalla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs nonche' i risultati raggiunti sull'adesione all'igiene delle mani da parte dei professionisti sanitari.
"Secondo i dati dello European Centre for Disease Prevention and Control (Ecdc)- dice il professor Sganga- si stima che in Italia siano circa 8 mila all'anno le morti dovute a infezioni ospedaliere. Per avere una pietra di paragone si pensi che le morti dovute a incidente stradale nel Belpaese sono poco piu' di 3 mila all'anno. Questi dati evidenziano la severita' del fenomeno che mostra un trend in continua crescita, anche in conseguenza dell'invecchiamento della popolazione. Come evidenziato dal Rapporto Osservasalute 2018 l'aumento delle morti dovute a infezione ospedaliera riguarda tutte le fasce d'eta', ma in particolar modo gli individui dai 75 anni in su".
"Prima ancora di interventi quali l'adeguata disinfezione degli ambienti, le vaccinazioni degli operatori sanitari oltre che dei pazienti fragili, l'uso razionale degli antibiotici, la corretta igiene delle mani, da parte dei professionisti sanitari, dei pazienti e dei visitatori, rappresenta l'intervento piu' importante e, nel contempo, piu' semplice, per ridurre il rischio di infezione ospedaliera", afferma il dottor Berloco.
Sensibilizzare e istruire non solo medici e infermieri, ma anche i pazienti e i loro parenti verso il corretto lavaggio delle mani rappresenta quindi un'arma efficacissima e immediata contro il dilagare delle infezioni in ospedale. "In ogni reparto del Policlinico Gemelli sono presenti professionisti sanitari che rilevano l'adesione all'igiene delle mani da parte dei loro stessi colleghi, riportando poi ai diretti interessati i risultati raggiunti. Grazie a questa semplice attivita' educativa e di reportistica, raccomandata anche dall'Organizzazione Mondiale della Sanita', l'adesione all'igiene delle mani nel Policlinico Gemelli e' raddoppiata in un triennio, passando dal 34,4% del 2016 al 66,5% del 2018", conclude la professoressa Laurenti.
Gli sforzi di questi anni di ricordare continuativamente questa semplice manovra igienica, anche al di la' degli eventi celebrativi, con cartelloni, totem, flyers, cosi' come interventi strutturali quali ad esempio il posizionamento in tutte le stanze di degenza di dispenser di soluzioni alcooliche, senza dimenticare poi il monitoraggio dell'adesione, si sono pertanto dimostrati l'arma vincente per innalzare il livello di sensibilita' nel campo della prevenzione delle infezioni.
(Comunicati)