Bari, 5 giu. - "Laureata a Milano, medico a Berlino. Offre l'Italia". "Laureato a Bari, anestesista a Parigi. Offre l'Italia". Sono le frasi che si leggono sui cartelloni 6x3 affissi a Bari e che accompagnano la nuova campagna della Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri (Fnomceo) a cui ha aderito anche l'Omceo di Bari. La foto sui manifesti e' di un giovane medico in camice bianco accanto a cui si leggono dati che raccontano la fuga dei medici all'estero e le sue conseguenze: "Ogni anno, 1500 medici vanno a specializzarsi all'estero. E non tornano. Costano all'Italia oltre 225 milioni". "Servono piu' posti di specializzazione", e' la richiesta al governo.
"I medici ci sono - dice Filippo Anelli, presidente della Fnomceo e di Omceo Bari - gia' oggi abbiamo almeno 10000 laureati che non chiedono altro che poter essere specializzati. Aprire gli accessi alla facolta' di medicina non farebbe che ingrandire la massa di medici che non riescono ad accedere alle Scuole di specializzazione e rimangono, inoccupati, prigionieri nel cosiddetto imbuto formativo. Tra questi, i 1500 medici che, dopo essersi laureati in Italia, emigrano all'estero per specializzarsi, trovando subito sul posto un impiego a condizioni retributive e organizzative migliori delle nostre". "Abolire ora il numero programmato sarebbe dunque non solo inutile, ma controproducente - conclude -. Le soluzioni sono quelle che noi da sempre prospettiamo: aumentare il numero delle borse, e, su questo, il governo ci ha in parte ascoltato, avendone aumentato il numero di 1800, portandole cosi' a 8000; incrementare i posti per il corso di Medicina Generale; contrattualizzare gli specializzandi dell'ultimo anno, liberando cosi' risorse per altre 5000 borse; recuperare i fondi delle borse abbandonate, che oggi vanno persi".
(Comunicati)