Roma, 4 giu. - L'Associazione medici di origine straniera in Italia (Amsi) e l'Unione medica euro mediterranea (Umem) esprimono il loro apprezzamento nei confronti dei pediatri italiani impegnati nei lavori del congresso che si e' svolto a Bologna fino ad oggi e per aver ribadito che tutti hanno il diritto di essere curati senza guardare la loro situazione amministrativa con o senza permesso di soggiorno.
"Ricordiamo senza entrare in valutazioni politiche che, secondo i nostri dati scientifici e quelli dell'Oms, i migranti non portano malattie dall'estero ma si ammalano qui dopo il loro arrivo per vari motivi (poverta', lavori pesanti, abitazioni umide, sindrome di ansia e depressione) lo stesso vale per i bambini migranti e quelli non accompagnati che vanno tutelati di piu', concedendo a tutti il diritto di scegliere il pediatra anche se sono figli di genitori irregolari", dichiara il fondatore Amsi e Umem, Foad Aodi, che avverte: "Bisogna avere cautela nelle varie dichiarazioni o messaggi mediatici per non creare allarmismi nei confronti dei migranti e i loro figli che porterebbero incrementare i pregiudizi e le paure nei loro confronti presso le scuole o asili nido penalizzando l'integrazione e la serenita' di tutti i genitori italiani e di origine straniera. Inoltre il nostro apprezzamento va ai pediatri italiani per la massima collaborazione e impegno a favore della corretta informazione e per le raccomandazioni a tutti i genitori dei bambini che desiderano effettuare la circoncisione ai loro figli di eseguire l'intervento solo presso le strutture autorizzate e da personale medico e urologi esperti e non rivolgersi mai ai 'santoni', 'finti medici' e alle 'Circoncisione fai da te' mettendo a rischio la vita dei bambini".
Poi Aodi annuncia: "Proprio grazie a queste collaborazioni e al gioco di squadra - ministero della Salute, Amsi, Fnomceo, medici e istituzioni italiani, moschee e associazioni e comunita' di origine straniera - si registra un calo importante delle circoncisioni clandestine dal 35% al 25% di quelle totali 5.000 che si effettuano in Italia ed un incremento del 20% di quelli che tornano nei loro paesi per eseguirla in modo sicuro e con costi inferiori rispetto all'Italia. In privato negli ultimi 6 mesi si e' registrato un aumento sino ad arrivare fino a 6000 euro per ogni intervento di circoncisione in privato".
Infine, Aodi ringrazia "tutti quelli che ci hanno sostenuto e difeso nella nostra battaglia a favore della legalita' e la tutela della salute dei bambini e la circoncisione preventiva contro le strumentalizzazioni, offese, discriminazioni sui social e non confondendo l'atto medico in aspetti religiosi".
(Comunicati)