(DIRE) Roma, 17 gen. - Medici di nuovo in piazza a Roma. In tanti si sono ritrovati sotto la sede del ministero della Pubblica Amministrazione, in corso Vittorio Emanuele, per dire no al precariato, al blocco del turnover e alla carenza degli organici che attanaglia ormai tutte le regioni italiane e ancora forte il richiamo su un altro grande tema che e' il rinnovo di un contratto fermo ormai a 10 anni fa. Tutte insieme le single appartenenti all'Intersindacale, per ribadire a gran voce '#Ora basta' a 15 milioni di ore di straordinario senza limite e non pagate, ai giovani medici costretti a emigrare. E poi basta alle liste d'attesa, al precariato. Si chiede piu' dignita'.
In assenza di risposte positive, la protesta si ripetera' il 25 gennaio e in uno dei primi giorni di febbraio.
Alessandro Vergallo, presidente Nazionale di Aaroi Emac, l'Associazione Anestesisti Rianimatori Ospedalieri Italiani - Emergenza Area Critica, ha spiegato all'agenzia Dire i motivi della protesta: "La cosa piu' urgente, per mettere fine ad una odissea tragicomica, e' la 'chiusura' contrattuale, in particolar modo sulla parte economica perche' sulla parte normativa e' trascorso cosi' tanto tempo che non c'e' piu' modo di mettere mano a una seria revisione".
Pierino Di Silverio, responsabile Anaao Giovani, ha aggiunto: "Chiediamo un finanziamento adeguato per la sanita' e soprattutto per la formazione. Ad oggi, 10 mila giovani colleghi restano fuori da ogni canale formativo, infatti, non possono entrare in ospedale. Chiediamo dunque un'attivita' formativa migliore permettendo ai medici non solo di formarsi all'interno delle universita' ma anche degli ospedali. E poi chiediamo a gran voce nuove assunzioni perche' ad oggi ci sono piu' di 7 mila giovani colleghi che vivono in situazioni di precariato assurdo. E poi vogliamo piu' sicurezza, basta con le aggressioni ai medici e con le campagne diffamatorie. Torniamo ad investire sulla sanita', soprattutto per il bene degli utenti".
(Mco/ Dire)