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Fiaso: "Bene aggravante per aggressioni a medici, ma serve piano per contrasto"
Roma, 10 gen. - "Piena condivisione delle disposizioni contenute nel disegno di legge in materia di sicurezza dei professionisti sanitari, che introduce l'aggravante specifica per le aggressioni nei loro confronti. Ma anche la proposta di ulteriori interventi per la riduzione dei rischi, come: il ripensamento dei luoghi poco sicuri, anche dal punto di vista sanitario, come gli ambulatori per la continuita' assistenziale (ex guardie mediche); l'adeguamento degli organici dove il contingentamento ha esposto maggiormente il personale al rischio di aggressioni; l'uso della telemedicina e dell'assistenza domiciliare per limitare il ricorso improprio ai pronto soccorso e una piu' capillare video sorveglianza delle sedi piu' esposte". E' quanto esposto da FIASO, la Federazione di Asl e Ospedali, nel corso dell'audizione in Commissione Sanita' al Senato sul ddl n. 867 all'esame di Palazzo Madama. Incontro che segue un'intensa attivita' della Federazione in materia di sicurezza degli operatori sanitari, che attraverso il gruppo di lavoro specifico sul tema ha stimato per il 2017 oltre tremila aggressioni. Dato in ulteriore crescita nel 2018, almeno per i casi denunciati, che rappresentano comunque meno della meta' di quelli subiti dai professionisti.
"Il ripetersi di episodi di violenza nei confronti del personale sanitario sembra oramai aver superato il limite del rischio tollerabile, mettendo a repentaglio il diritto costituzionale alla salute per il clima di tensione e paura che rende difficile garantire agli utenti un servizio adeguato", denuncia il Presidente di Fiaso, Francesco Ripa di Meana. Che pero' aggiunge: "il solo richiamo alla responsabilita' datoriale non contribuisce al mantenimento di una serena dialettica sindacale e incoraggia un approccio burocratico al problema, che richiede invece una visione manageriale, in grado di contribuire al rinnovamento del l'alleanza terapeutica tra professionisti e pazienti".
Per questo FIASO, si legge ancora nella nota, propone una strategia piu' organica di risposta al fenomeno, affiancando all'aggravante del nuovo articolo 61 del codice penale, gia' proposta dalla stessa Federazione, e all'istituzione dell'Osservatorio nazionale della sicurezza, entrambi provvedimenti previsti dal ddl, iniziative per la riduzione del rischio clinico, l'umanizzazione delle cure, la promozione del benessere organizzativo delle strutture sanitarie. Il tutto affiancato da campagne di comunicazione pubblica sul fenomeno delle aggressioni, in grado di coinvolgere e sensibilizzare i cittadini sul valore distintivo del bene salute e del lavoro dei professionisti sanitari che quello stesso bene garantiscono.
(Wel/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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