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Acn, Fimmg: "Bene trattative, ma vanno chiariti tempi e risorse"
Roma, 28 feb. - Sono riprese ieri le trattative tra SISAC e Organizzazioni Sindacali della Medicina Generale per il rinnovo dell'ACN, in occasione dell'incontro sono stati illustrati gli argomenti sui quali, come da indicazione del Comitato di Settore - si legge in un nota - vertera' la trattativa: programmazione regionale, AFT e UCCP, evoluzione della Continuita' Assistenziale e integrazione con l'Assistenza Primaria e Ruolo Unico, modifiche Art 30 (iter disciplinare), tavolo per l'armonizzazione degli Accordi Integrativi Regionali, introduzione dell'APP ENPAM, revisione delle modalita' di attribuzione del diritti sindacali, medicina penitenziaria. Sulle risorse la posizione resta ferma all'atto di indirizzo, con l'assenza di coperture per gli aumenti dei primi 9 mesi del 2018, formalizzato un impegno economico per il rinnovo contrattuale del triennio pari a 203 milioni di euro/anno a regime per la medicina generale tutta. Le principali novita' sul tavolo saranno normare l'applicazione dell'art. 9 del cd 'decreto semplificazioni'(Legge 11 febbraio 2019 n. 12) sull'accesso a incarichi a tempo indeterminato dei giovani frequentanti il corso di formazione in medicina generale, e di quanto previsto dalla legge di bilancio 2019 in tema di certificazione per infortunio e malattia professionale INAIL.
"Fimmg ha richiesto alla SISAC - dichiara Silvestro Scotti segretario nazionale Fimmg - che ha immediatamente confermato, sia che quanto di competenza della medicina generale dei 25 milioni di euro a provenienza INAIL venga definita al piu' presto nel riparto che dovra' proporre il Ministero e che le Regioni dovranno approvare, sia che il combinato disposto tra le norme della finanziaria e i compiti di cui all'articolo 45 comma 2 lettera h dell'ACN vigente dimostrino che il riparto del tesoretto INAIL della medicina di famiglia dovra' considerare un ristoro per i medici a partenza dal 1 gennaio 2019 e pertanto che, se da un lato la legge sostiene che nulla e' dovuto dal paziente per la certificazione, dall'altro chiarisce che le aziende sanitarie dovranno corrispondere ai medici dal 1 gennaio quanto verra' definito tra riparto e norme del nuovo ACN".
"E' fondamentale che questo venga chiarito ai medici anche in considerazione della rivalutazione biennale delle risorse tra medici di famiglia e area ospedaliera- prosegue Scotti- che sara' determinata dalla maggiore o minore partecipazione di una delle due categorie all'offerta certificativa ai pazienti che ne avessero necessita', che nel tempo potra' permettere un aumento di quanto percepito dalla medicina di famiglia in presenza di un aumento delle certificazioni provenienti da tale categoria.
Oltretutto va considerato che interpretazioni difformi da tale posizione esporrebbero i medici alle sanzioni previste dall'ACN vigente circa il pagamento improprio di prestazioni da parte del proprio assistito, in considerazione di quanto previsto dall'art. 19, comma 2 lettera a) dell'ACN".
Fimmg ha proposto sul tema: la definizione di un allegato che determini e chiarisca i diritti e i doveri delle due parti, medici di famiglia e INAIL, i cui principali punti saranno la cooperazione applicativa tra i nostri gestionali e il portale INAIL per i certificati telematici, la loro semplificazione, l'utilizzo di credenziali uniche di accesso agganciate a quella dei SAR o SAC, l'istituzione presso la SISAC di un tavolo di confronto periodico sull'andamento delle procedure, utile ai periodici aggiornamenti biennali, la possibilita' di accordi con le sedi INAIL decentrate su progetti specifici.
In vista dell'incontro in SISAC, Fimmg si era gia' adoperata sulla necessita' di chiarire le scadenze per la corresponsione dei compensi pregressi bloccati al 2016. Infatti, in un recente incontro con i vertici INAIL, si e' concordato il cronoprogramma del pagamento delle certificazioni effettuate dai medici di famiglia italiani per gli anni 2017 e 2018 e il saldo di tutti gli arretrati entro gennaio 2020.
"Appare chiaro che i medici di famiglia non debbano 'delegare' ad altri la certificazione INAIL. Dopo anni di polemiche e discussioni si e' giunti ad una forma di certificazione- continua Scotti- che riconosce l'impegno professionale dei medici di medicina generale non come saltuario ed occasionale ma strutturato nella pratica quotidiana, a favore del cittadino anche nell'ambito della sua attivita' lavorativa. La presa in carico di un assistito non puo' sottovalutare oltre agli stili di vita quelli che potremmo chiamare 'gli stili di lavoro' e la capacita' di una medicina di famiglia organizzata in micro equipe, e quindi con collaborazioni di altri professionisti e/o dipendenti, di essere capace anche di interventi che migliorino la consapevolezza dei propri pazienti lavoratori sui rischi e sulle attivita' di prevenzione che potrebbero salvargli la vita, soprattutto quando siamo di fronte a lavoratori poco inseriti in contesti di prevenzione nell'ambito lavorativo o con scarsa percezione dei rischi espositivi. Come Fimmg riteniamo che questo possa essere, ed anzi dovra' essere, il primo passaggio per una collaborazione piu' stretta tra la medicina generale e INAIL sui temi della sicurezza e della salute dei lavoratori che prima di tutto sono le persone che ci hanno scelto e sempre di piu' portano spontaneamente i loro problemi di salute dai posti di lavoro ai nostri studi".
"FIMMG si ritiene soddisfatta per il riavvio della trattativa ma non puo' non considerare che i temi sul tavolo sono numerosi e di notevole importanza ma soprattutto di complessita' negoziale. Garantiamo la massima disponibilita' per un confronto costruttivo ma rimaniamo prudenti su una conclusione complessiva dell'ACN 2016-2018, visto il tema da chiarire sulle risorse e visto il periodo in cui siamo, caratterizzato dal fatto che nei prossimi tre mesi ci possano essere evoluzioni (legislative, vedi regionalismo differenziato, ed elettorali, vedi elezioni europee) nazionali e regionali che potrebbero cambiare gli interlocutori o gli assetti e conseguentemente gli obiettivi di cui si discute. Noi abbiamo un'unica consapevolezza e mandato come Fimmg, ovvero non saremmo disposti ad aspettare oltre i tre mesi sulla necessita' di aggiornare i contenuti economici dell'unica categoria italiana che ancora ha il reddito fermo al 2010.
Ricordando a tutti che il reddito del medici di famiglia non rappresenta il solo rendimento personale e professionale del medico ma anche la sua capacita' di investimento su se stesso e la propria organizzazione o dotazione strumentale usata nell'interesse dei cittadini e della sostenibilita' del SSN", conclude Scotti.
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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