Roma, 26 feb. - Medici e ricercatori della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs e dell'Universita' Cattolica hanno scoperto che la muscolatura delle persone con sindrome di Down invecchia piu' velocemente: la scoperta potrebbe suggerire nuovi approcci preventivi e terapeutici per rallentare l'invecchiamento dei muscoli, nell'immediato futuro con programmi personalizzati di attivita' fisica e nutrizione, ma i risultati potrebbero anche stimolare nuove ricerche volte allo sviluppo di farmaci 'anti-aging' per i muscoli.
Lo rivela una ricerca coordinata dal dottor Emanuele Marzetti, dirigente medico UOC Ortopedia e Traumatologia del Policlinico Universitario A. Gemelli Irccs e dal professor Graziano Onder, associato di Medicina Interna e Geriatria all'Universita' Cattolica e Direttore UOC Continuita' Assistenziale del Policlinico Universitario A. Gemelli Ircss, dal professor Francesco Landi, associato di Medicina Interna e Geriatria all'Universita' Cattolica e direttore Uoc Riabilitazione e Medicina Fisica del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCSS e dal professor Roberto Bernabei, ordinario di Medicina Interna e Geriatria all'Universita' Cattolica e Direttore Dipartimento Scienze dell'Invecchiamento e Neurologiche del Policlinico Universitario A. Gemelli IRCSS, con il prezioso contributo di He'lio Jose Coelho-Junior, dottorando in Scienze Motorie presso l'Universita' Campinas di San Paolo del Brasile e visiting student presso l'Universita' Cattolica, e del dottor Emanuele Rocco Villani, specializzando in Geriatria presso l'Universita' Cattolica. Pubblicato sulla rivista "Experimental Gerontology", lo studio raccomanda sin da subito di intraprendere la valutazione della massa e della forza muscolari nei giovani con sindrome di Down, al fine di mettere in atto interventi (alimentari e di attivita' fisica) che hanno l'obiettivo di contrastare l'invecchiamento dei muscoli. In futuro potrebbero anche essere sviluppate delle vere e proprie terapie di contrasto all'invecchiamento muscolare.
La sarcopenia e' un problema molto diffuso tra gli anziani: a seconda della definizione operativa utilizzata e del setting assistenziale, la prevalenza varia tra il 5 e il 70% con tassi maggiori negli anziani ospiti di RSA. In questo lavoro sono state coinvolte 105 persone con sindrome di Down di eta' media 38 anni e si e' visto che in questa popolazione vi e' una prevalenza di sarcopenia molto maggiore rispetto a quella osservabile in persone anziane residenti in comunita'.
I partecipanti allo studio hanno effettuato una serie di valutazioni dell'apparato muscolo-scheletrico. "Abbiamo quantificato la massa magra, la massa grassa e la densita' minerale ossea dei partecipanti- spiega il dottor Emanuele Marzetti- Sono emerse una forza e una massa muscolare molto inferiori rispetto a quel che ci si attenderebbe in base all'eta' anagrafica". Inoltre, i valori medi di densita' ossea misurati sia a livello del femore che vertebrale sono risultati bassi per l'eta', suggerendo un aumentato rischio di osteoporosi precoce.
"Purtroppo a oggi non esistono farmaci per curare la sarcopenia. Gli unici interventi efficaci sono l'esercizio fisico e l'aumento dell'introito proteico, interventi che stiamo attualmente testando in una sperimentazione clinica multicentrica (SPRINTT)- prosegue il geriatra del Gemelli- I risultati emersi dal nostro studio- conclude Marzetti- indicano che la misurazione della massa e della forza muscolare nei soggetti con sindrome di Down andrebbe effettuata a partire dall'eta' giovanile al fine di intervenire precocemente con l'esercizio fisico e l'alimentazione".
(Comunicati)