(DIRE) Roma, 18 apr. - "Nel nuovo piano di prevenzione sanitaria nazionale ci sara' un focus su ambiente e salute con un approfondimento sul metodo". Lo ha annunciato il ministro della Salute, Giulia Grillo, a margine del convegno 'L'innovazione tecnologica italiana a difesa e protezione della Salute', che si e' svolto alla Camera. "Ogni Sin, Sito di interesse nazionale- ha proseguito Grillo- deve essere indagato diversamene rispetto agli altri sulla base dei dati epidemiolgici. Purtroppo in alcuni casi il rischio si e' concretizzato in un aumento di patologie oncologiche ben precise a carico dell'infanzia, proprio perche' alcuni agenti inquinanti passano nel latte materno e poi e vengono poi a determinare delle mutazioni genetiche nel Dna dei bambini, portando alla comparsa di alcune malattie oncologiche".
E questo in alcune zone, ha sottolineato Grillo, sembra "quasi una mattanza. Bisogna che il ministero della Salute faccia la sua parte. Poi c'e' una discussione aperta anche su che tipo di sviluppo deve avere il Paese; in questo senso la tecnologia puo' essere di grande aiuto, laddove non siamo nelle condizioni di invertire le rotte specialmente su alcuni insediamenti industriali, su cui e' complicato tornare indietro".
Proprio recentemente, la settimana scorsa, il ministro ha annunciato di aver avuto una riunione con il gabinetto del ministro dell'Ambiente, Sergio Costa, con la direzione generale Prevenzione del ministero della Salute, e il professor Paolo Vineis, che lavora a Londra all'Imperial College e si occupa proprio di prevenzione sui temi ambientali. "Ho voluto fare questa riunione- ha spiegato il ministro- perche' vorrei cercare di dare un imprinting diverso al nuovo piano nazionale di Prevenzione, che sara' quinquennale, e che diversamente rischia di essere il vecchio piano rivisitato senza nessuna novita'. Con un occhio particolare all'ambiente, perche' nel vecchio piano Prevenzione il tema era solo molto accennato e non affrontato in maniera preponderante".
Secondo il ministro, bisogna dare una risposta "a tutte quelle aree che hanno particolari problematiche di inquinamento- ha quindi sottolineato- sia dal punto di vista ambientale sia sanitario, con particolari strategie volte ad abbattere il rischio di una determinata patologia che puo' essere multifattoriale ed incidere sugli altri fattori". Salute e ambiente, ha infine concluso Grillo, sono stati "divisi da un referendum popolare, motivo per cui oggi abbiamo il grande problema di far dialogare i dipartimenti di prevenzione con le agenzie di protezione ambientale, per raggiungere degli obiettivi importanti di salute. Noi su questo stiamo lavorando ed io ci sto mettendo il mio impegno".
(Cds/Dire)