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Simeup: "60mila intossicazioni acute all'anno, il 45% a causa di farmaci"
Roma, 12 apr. - In Italia sono circa 60 mila i casi di intossicazioni acute registrati nell'ultimo anno, 19.500 dei quali bambini e adolescenti fino a 17 anni. Questi i dati allarmanti presentati in occasione del Congresso della Societa' Italiana di Medicina di Emergenza ed Urgenza Pediatrica (Simeup) Sezione Umbria. Si sono riuniti a Perugia i massimi esperti di pediatria con l'obiettivo di discutere di importanti aspetti legati alle patologie emergenti del bambino. Nel nostro Paese, le intossicazioni acute in eta' pediatrica rappresentano oltre il 40% dei casi di avvelenamento segnalati ai Centri Anti Veleno (Cav) e costituiscono il 3% dei ricoveri ospedalieri e il 7% dei ricoveri d'urgenza, con un tasso di mortalita' che oscilla tra 0,1% e 0,3%. Principali responsabili del 45% delle intossicazioni acute sono i farmaci. A seguire prodotti per l'igiene domestica (26%), pesticidi (7%), alimenti (4,7%), prodotti industriali (3%), piante (2,3%). Nausea, vomito, tachicardia, cefalea e, nei casi piu' gravi, perdita di coscienza e convulsioni. Questi i principali sintomi delle intossicazioni acute che possono manifestarsi immediatamente dopo l'ingestione-inalazione oppure presentarsi anche dopo 12-48 ore. Nell'88% dei casi l'ambito domestico e' il luogo principale in cui avviene l'intossicazione e il 92% si verifica in maniera accidentale.
"Davanti a un sospetto di avvelenamento e' indispensabile individuare la tipologia della sostanza tossica ingerita e consultare immediatamente il pediatra o recarsi tempestivamente in un Pronto Soccorso- ha commentato la professoressa Susanna Esposito, coordinatore scientifico del Congresso Simeup Umbria e Professore Ordinario di Pediatria all'Universita' degli Studi di Perugia- È altrettanto opportuno ricordare di non indurre il vomito in caso di ingestione schiumogena o caustica. Nel caso in cui vi fosse un contatto cutaneo e' necessario rimuovere gli indumenti contaminati e lavare accuratamente la cute, senza strofinare con acqua corrente, mentre nel caso di contatto con gli occhi e' opportuno un lavaggio prolungato a palpebre aperte con acqua a getto continuo. Si tratta di misure generali di primo soccorso pre-ospedaliero che possono rivelarsi importantissime. Fondamentale, poi, portare con se' il contenitore della sostanza responsabile e accertarsi della quantita' ingerita e del tempo trascorso dall'assunzione". Nel lattante e nella prima infanzia la causa principale di intossicazione acuta e' da attribuirsi alla non corretta somministrazione di farmaci: il sovradosaggio e l'interazione tra piu' principi attivi possono portare ad intossicazione.
"Il bambino acutamente intossicato, soprattutto nei primissimi anni di vita, puo' presentare un quadro clinico molto diverso rispetto all'adulto- ha evidenziato Franca Davanzo, direttore Sc Centro Antiveleni Dipartimento Emergenza Urgenza Eas Ospedale Niguarda di Milano- questo in rapporto all'immaturita' anatomo-funzionale degli organi bersaglio. La conoscenza di tali specificita' e' essenziale per il pediatra e per l'infermiere chiamati al primo intervento e alla successiva assistenza del bambino intossicato, sul territorio o in Ospedale. Solo dopo i 5-6 anni di eta', soprattutto per quanto riguarda le alterazioni dello stato di coscienza, la risposta clinica all'insulto tossico diventa simile a quella dell'adulto". Le intossicazioni acute in eta' pediatrica si registrano soprattutto in fasce orarie in cui i genitori sono impegnati nella preparazione dei pasti e conseguentemente meno attenti alla sorveglianza dei bambini.
Nella maggior parte dei casi, gli avvelenamenti accidentali potrebbero essere evitati seguendo delle precise regole: conservare i prodotti potenzialmente tossici, anche farmaci, fuori dalla portata dei bambini, non travasare questi prodotti in recipiente ad uso alimentare, non mixare prodotti diversi per l'igiene domestica, ad esempio acidi con candeggina, non somministrare farmaci senza prescrizione medica e attenersi scrupolosamente al foglietto illustrativo, conservare i farmaci nella loro confezione originale e non lasciarli incustoditi, Non ingerire bacche o parti di piante, non raccogliere funghi se non si e' particolarmente esperti e tanto meno ingerirli, verificare il corretto funzionamento degli impianti di riscaldamento per contrastare il rischio di intossicazione da monossido di carbonio.
(Comunicati)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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