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Vaiolo scimmie, Simit: "Non ci sono cure ne' vaccini"
(DIRE) Roma, 11 set. - "Per questa infezione non sono disponibili cure specifiche, ne' profilassi vaccinale. Si tratta tuttavia di una malattia dalla contagiosita' e pericolosita' contenute". Cosi' in una nota il Prof. Massimo Galli, Presidente SIMIT, Societa' Italiana di Malattie Infettive e Tropicali, in merito al recente caso di vaiolo delle scimmie in Europa.
IL VAIOLO DELLE SCIMMIE, IN COSA SI DIFFERENZIA? - Il virus del vaiolo della scimmia e' un Orthopoxvirus, appartiene cioe' allo stesso genere del virus del vaiolo umano, da cui e' pero' geneticamente piuttosto distante. Scoperto nella scimmia nel 1958, e' stato isolato nell'uomo nel 1970 in Zaire (oggi Repubblica Democratica del Congo - DRC), nove mesi dopo l'eradicazione in loco del vaiolo ottenuta con la vaccinazione, in persone con un'eruzione cutanea vescicolosa che mimava una forma attenuata di vaiolo umano. Il serbatoio animale principale non e' stato identificato. Sono implicate specie di scoiattoli, altri roditori e alcune scimmie.
CONSEGUENZE - La letalita' nei casi riportati in Africa e' contenuta attorno all'1-3% e comunque inferiore al 10% ed e' piu' alta nei bambini. Nell'epidemia che nel 2003 ha interessato gli USA, dovuta all'importazione di esemplari infetti di Cricetomys gambianus, un grosso ratto venduto come animale da compagnia, tutte e 81 le persone colpite hanno presentato una malattia di grado lieve e non si sono registrati decessi. Anche la probabilita' di generare casi secondari (infezioni da uomo a uomo), che in Africa e' risultata compresa tra il 3 e l'8 %, negli USA e' risultata pari a zero.
PROFILASSI E CURA - Per questa infezione non sono disponibili cure specifiche, ne' profilassi vaccinale. Si tratta tuttavia di una malattia dalla contagiosita' e pericolosita' contenute, in particolare in un contesto europeo dove non sussistano fattori favorenti un decorso di maggior gravita', come la presenza di bambini malnutriti o immunodepressi. La notizia del caso importato in Europa rappresenta tuttavia una ulteriore testimonianza di come viaggi in aereo possano portare in poche ore malattie della foresta profonda alle grandi citta' del mondo industrializzato. Una rete attiva di specialisti in grado di riconoscere questa ed altre malattie infettive emergenti costituisce un irrinunciabile strumento di protezione per la popolazione tutta.
(Wel/ Dire)
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PRESIDENTE Antonio Magi |
VICE-PRESIDENTE Pier Luigi Bartoletti |
SEGRETARIO Claudio Colistra |
TESORIERE Luisa Gatta |
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CONSIGLIERI MEDICI |
Foad Aodi |
Musa Awad Hussein |
Roberto Bonfili |
Stefano Canitano |
Gianfranco Damiani |
Giuseppe Imperoli |
Luigi Tonino Marsella |
Cristina Patrizi |
Ivo Pulcini |
Rosa Maria Scalise |
Maria Grazia Tarsitano |
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COMMISSIONE ODONTOIATRI |
PRESIDENTE Brunello Pollifrone |
SEGRETARIO Sabrina Santaniello |
COMPONENTI Nicola Illuzzi |
Giuseppe Marzo |
Giovanni Migliano |
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COLLEGIO DEI REVISORI DEI CONTI |
PRESIDENTE Alfredo Cuffari |
COMPONENTI Emanuele Bartoletti |
Maria Cristina Billi |
SUPPLENTE Antonio Manieri |
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