(DIRE) Roma, 17 ott. - Rinnovare il contratto dei medici fermo da 10 anni, perche' solo cosi' si da' "dignita' alla professione" e si "garantisce il diritto alla salute del cittadino". E' quello che chiedono i medici, veterinari e i dirigenti sanitari scesi oggi in piazza Montecitorio per farsi ascoltare dalla politica. Fischietti, bandiere, striscioni e cartelli. 'Un turno al giorno toglie il medico di torno...entro cinque anni corsie deserte', si legge su un foglio. 'Senza i medici rimangono solo i miracoli'.
Intervistato dall'agenzia Dire, Filippo Anelli, presidente Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri), spiega: "Sono 10 anni che i medici non rinnovano il contratto di lavoro. Si tratta di una categoria importante per la nostra societa', perche' i medici garantiscono il diritto del cittadino alla salute. Senza i medici non ci sarebbe il Servizio sanitario nazionale".
I professionisti in piazza lamentano l'assenza di risorse economiche per nuove assunzioni e avvertono: "Colpire la sanita' vuol dire colpire la salute; senza fondi si rischia il collasso".
Ancora Anelli: "Rinnovare il contratto non e' soltanto il risconoscimento dei dovuti emolumenti ma anche della dignita professionale"; vuol dire permettere ai medici di "continuare a lavorare in serenita' e sicurezza" e "assicurare ai cittadini una maggiore garanzia di tutela della salute, perche'- avverte- se si riduce il numero di medici si aumenta il rischio di errori.
Rinnovare il contratto e' questo: dignita' della professione".
(Anb/ Dire)