(DIRE) Roma, 2 nov. - Lo chiamano Disease mongering: vendere, anziche' farmaci o terapie, malattie inesistenti o gonfiate per pericolosita'. Una pratica che dilaga quando, anziche' obiettivi di salute, si privilegiano obiettivi economici, mirando magari a facili guadagni. Fino a qualche anno fa, l'Odontoiatria sembrava quasi immune da questo fenomeno. Ma i tempi cambiano e, di pari passo con l'ingresso massivo dei capitali, sembrerebbe che, anche in questo settore, non sia piu' sempre al centro il benessere e l'interesse del paziente, ma quello economico del terzo lucrante. A testimoniarlo, l'ultima puntata di Report: nel servizio dal titolo "Gli sdentati", andato in onda lunedi' sera, in un centro odontoiatrico, venivano diagnosticate a un paziente - in realta' un inviato della trasmissione - tre carie, ed emesso relativo preventivo per le otturazioni. Carie che, a un controllo in uno studio odontoiatrico, risultavano del tutto inesistenti. Ma non solo: i clienti, perche' tali sono considerati in questi centri, venivano invitati a pagare subito e anticipatamente, magari indebitandosi con una finanziaria. Salvo trovarsi, dall'oggi al domani, senza terapie e senza soldi, perche' la struttura aveva chiuso improvvisamente: e' successo in Spagna, dove la gente e' scesa in piazza per manifestare. Accadra' anche in Italia? La Commissione Albo Odontoiatri non ci sta.
"Report ha sollevato un velo su queste ed altre pratiche illecite o quantomeno border line e che vanno contro ogni etica professionale e civile - commenta il presidente della Cao nazionale, Raffaele Iandolo -. Purtroppo se, fino a qualche tempo fa, con gli studi di cui avevano la titolarita' gli stessi professionisti che vi esercitavano, questi casi erano rarissimi, e venivano stroncati sul nascere dagli Ordini, in quanto era piu' immediato risalire a e sanzionare i responsabili, oggi la situazione e' cambiata. Con l'ingresso massivo delle societa' di capitali nell'Odontoiatria, sono proprio loro a poter essere titolari di una struttura odontoiatrica, trincerandosi dietro un Direttore sanitario".
"La Commissione Albo Odontoiatri, quale organo della Fnomceo, che e' un Ente sussidiario dello Stato, al quale lo stato delega, per quanto di competenza, la tutela del diritto alla salute dei suoi cittadini, non puo' permettere che cio' si e' visto in Spagna avvenga anche in Italia - conclude Iandolo -. Per questo chiediamo che anche le societa' di capitali siano sottoposte a vincolo deontologico, cosi' come avviene per le Societa' tra professionisti (Stp). Percio' non ci stancheremo mai di ripetere che l'unica forma per noi attualmente possibile di esercizio dell'odontoiatria in forma societaria, anche per le societa' di capitali, e' la costituzione in Stp".
Visione, questa, pienamente condivisa dal presidente della stessa Federazione nazionale degli Ordini dei Medici chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, che lancia un appello al Parlamento. "La Fnomceo chiede ai Parlamentari - auspica Anelli - norme per la salvaguardia dei professionisti che, aderendo a un Codice deontologico, devono rispettare, nell'esercizio della professione, non solo le leggi dello Stato ma anche le regole dell'etica, essendo sottoposti all'azione disciplinare degli Ordini".
(Wel/Dire)