Roma, 3 dic. - Dopo la conclusione della Settimana Mondiale degli Antibiotici (World Antibiotic Awareness Week - WAAW) occorre un ulteriore sforzo per mantenere elevata l'attenzione delle componenti del mondo della sanita' affinche' sia sconfitta la grave minaccia costituita dalle infezioni antibiotico resistenti. In questo senso si colloca la costituzione del gruppo di lavoro multisocietario MuSICARe (progetto Multi Societario Italiano per il Controllo dell'Antimicrobico Resistenza), a cui ad oggi hanno aderito 36 fra Societa' scientifiche ed Associazioni di cittadini, e che si prefigge di lavorare a fianco del Piano Nazionale di Contrasto dell'Antimicrobico-Resistenza (PNCAR) coordinato dal Ministero della Salute. Ne danno notizia AMCLI, Associazione Microbiologi Clinici Italiani; CoDiFO Lombardia - Coordinamento Direttori Farmacie Ospedaliere Regione Lombardia; SIM - Societa' Italiana di Microbiologia; SIMIT - Societa' Italiana di Malattie Infettive e Tropicali; SIMPIOS - Societa' Italiana Multidisciplinare per la Prevenzione delle Infezioni nelle Organizzazioni Sanitarie; SItI - Societa' Italiana di Igiene, Medicina Preventiva e Sanita' Pubblica, GISIO - Gruppo Italiano di Studio di Igiene Ospedaliera.
Secondo gli enti promotori sono due le informazioni che tutti dovrebbero conoscere sull'antimicrobico-resistenza: se la tendenza non si modifichera', nel 2050 la resistenza agli antibiotici sara' la prima causa di morte a livello globale, causando piu' decessi dei tumori. Inoltre il nostro Paese vanta tre record negativi rispetto agli altri Paesi dell'Europa/OCSE: il maggior numero di decessi per infezioni causate da batteri antibiotico-resistenti: 10.000 decessi all'anno su un totale di 33.000, oltre 450. Anni di vita in salute perduti per 100.000 abitanti/anno, rispetto ad una media europea di 180; e il piu' elevato costo dell'antibiotico-resistenza: 663.000 dollari per 100.000 abitanti/anno, il triplo della media dei Paesi OCSE e pari ad una spesa di 400.000.000 dollari all'anno.
Cosa fare quindi? Secondo i soggetti aderenti al progetto occorrono interventi per migliorare l'adesione all'igiene delle mani, interventi per il buon uso degli antibiotici, migliore igiene nelle strutture sanitarie e in comunita', prescrizione "ritardata" in comunita', campagne sui mass-media, test diagnostici rapidi, maggiore adesione alle vaccinazioni. Ognuno di questi interventi puo' salvare migliaia di vite. Gli interventi sull'igiene delle mani e sul buon uso degli antibiotici permettono addirittura un ritorno di circa 2 euro per ogni euro investito.
Questi interventi sono possibili e rapidamente applicabili, come gia' altre Nazioni hanno fatto. Per far cio' sono necessarie una evoluzione culturale e una revisione delle risorse con investimenti di tempo, soldi e persone: numerose Societa' scientifiche sono da anni impegnate su vari fronti per cercare di contrastare questo drammatico e poco percepito problema. Sara' necessaria una stretta collaborazione di tutte le forze del Paese Istituzioni, Societa' scientifiche e societa' civile, per migliorare la salute dei cittadini italiani e per limitare il forte impatto economico del problema dell'antimicrobico-resistenza.
(Wel/ Dire)