NEWS:

‘Bi.Erre. I fondatori’, il romanzo sul terrorismo rosso

In 'Bi.Erre. I fondatori', Gianremo Armeni racconta le origine dll'organizzazione terroristica più pericolosa del nostro Paese.

Pubblicato:15-06-2018 12:53
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:15

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

https://www.youtube.com/watch?v=kKdRdf-Q2-Q&feature=youtu.behttps://www.youtube.com/watch?v=K1KcNzq7APE&feature=youtu.be

ROMA – “Forse i giovani hanno sentito parlare delle Brigate Rosse perché hanno ucciso Aldo Moro, ma in pochi sanno quello che i terroristi avevano fatto prima del 1978. Con il mio romanzo storico spero di interessare e di far capire quello che è successo nel nostro Paese”. Ad affrontare queste pagine di storia Italiana è “Bi. Erre – i fondatori” (Paesi edizioni), scritto da Gianremo Armeni che racconta come alcuni ragazzi partiti da zero, si ritrovarono armi in pugno, studiando i manuali della guerriglia, a creare il primo nucleo di quella che sarebbe poi diventata l’organizzazione terroristica più pericolosa che abbia mai operato nel nostro Paese.

Anni e anni di attacchi con centinaia di morti e migliaia di feriti. Di fronte a loro lo Stato all’inizio si dimostrò impreparato e solo con l’arrivo del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa si riuscì a mettere in atto la strategia che alla fine porterà alla sconfitta del terrorismo.  


La presentazione del romanzo è avvenuta nella sede dell’agenzia di stampa Dire, durante una conferenza stampa a cui hanno preso parte l’autore, il generale Mario Mori, ex comandante del ROS dei Carabinieri che visse quegli anni in prima linea e il colonnello Luciano Seno.  

Il romanzo storico di Gianremo Armeni, tra i massimi conoscitori della storia del partito armato, è il primo libro di una trilogia sul terrorismo rosso. Gli anni in cui è ambientato questo primo capitolo vanno dal 1969 al 1974 e racconta la genesi dell’organizzazione, la sua nascita, il suo passaggio alla clandestinità, le sue prime azioni eversive, le prime rapine i primi morti. Il secondo romanzo ‘i sanguinari’, ripercorre gli anni che vanno dal 74-78 e il terzo capitolo è invece dedicato all’affaire Moro.

Non ho inventato quasi nulla. Il racconto- spiega l’autore nelle prime pagine- segue le norme dei romanzi storici, amalgamando fatti documentati ed elementi fantasiosi. Tuttavia il lettore se si ritroverà catapultato in fatti bizzarri, sappia che siamo in presenza di uno spaccato della storia Italiana che supera di gran lunga la fantasia”.

Una precisazione importante da fare: questo libro si inserisce in una sorta di vuoto bibliografico, “Perchè sulle Brigate Rosse- spiega Gianremo Armeni- la maggiore pubblicistica è incentra sul Caso Moro, ma la formazione delle BR è del 1970 e la fase preparatoria è del 1969. Io credo che per le giovani generazioni che vengono a contatto con il Caso Moro, questo romanzo può rappresentare uno stimolo per conoscere quello che c’è stato prima“.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it