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L’ammonimento dell’Anci sulle Smart cities, “le Marche arrancano”

In tema di Smart City le Marche sono

Pubblicato:02-04-2015 14:08
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:14

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smart citiesIn tema di Smart City le Marche sono ancora indietro. A sostenerlo è l’Osservatorio ANCI. Dai dati emerge che il ritardo è dovuto alla piccola dimensione media dei Comuni marchigiani, per i quali è necessario studiare un modello ad hoc che possa consentire di implementare sul territorio il concetto di ‘Comunità diffusa intelligente’ che possa generare innovativi servizi per la popolazione.

Per eliminare questo deficit, il Presidente di ANCI Marche Maurizio Mangialardi ed il Rettore dell’Università Politecnica delle Marche Sauro Longhi hanno presentato un protocollo d’intesa che possa portare, nel lungo periodo, ad elaborare una strategia di pianificazione territoriale in tale ottica. L’Università Politecnica delle Marche è da tempo attiva sul tema Smart Communities, con ad esempio esempio il progetto Health@Home (1° classificato nell’area Salute a livello nazionale nell’ambito del bando del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, progetto che ha già l’endorsment dell’ANCI Marche e di Federsanità ANCI a livello nazionale).

“Far emergere le buone pratiche – ha detto il Rettore Longhi – significa poi dare il via a progetti specifici che porteranno a modelli organizzativi replicabili nei territori. Il tema della longevità e della domotica è uno di questi e parlare di smart cities, in questo contesto, significa proporre progetti sostenibili dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Il progetto, localmente coordinato dal prof. Gian Marco Revel, mira a creare un modello di assistenza al cittadino basato su una rete di servizi sanitari e sociali integrati mediante dispositivi/sistemi interoperabili. La rete poggerà su un’infrastruttura cloud finalizzata a connettere le società e gli Enti che offrono i servizi con i soggetti utilizzatori che ne fruiranno, ovvero i cittadini e le famiglie nelle loro case”.


La prima azione che si intende sviluppare nell’ambito del protocollo d’intesa riguarda la ricognizione a livello marchigiano del livello di implementazione dei progetti di Smart Communities, al fine di valutare e promuovere sul territorio la cultura e l’adozione delle tecnologie delle comunità intelligenti. I risultati dell’indagine saranno poi presentati in un evento di rilievo nazionale a settembre, nel quale saranno anche studiate alcune possibili strategie specifiche per i Comuni e le Comunità del territorio marchigiano, coinvolgendo tutti gli stakeholders locali, dalla Regione alle aziende locali già molto attive nei settori dell’ICT e della domotica.

“L’obiettivo è anche superare la realizzazione di iniziative sporadiche – ha detto il presidente Anci Marche Mangialardi – in ragione di una logica di rete che non porti a spreco di risorse ma a progetti che consentano davvero di fare un passo avanti nell’interesse dei cittadini ed in coerenza con le politiche che si stanno portando avanti a livello europeo, nazionale e regionale”.

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