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Regioni, Bertin (Vda): “Futuro Ue passa da valorizzazione autonomie”

"L’ordinamento dell’Unione ha creato le condizioni perché le autorità regionali svolgano un proprio ruolo"

Pubblicato:23-03-2022 19:34
Ultimo aggiornamento:23-03-2022 19:34
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sede regione valle d'aosta
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AOSTA – “L’ottica attraverso la quale guardare all’avvenire dell’Unione europea non è più solo quella dell’integrazione statale, ma è anche, e soprattutto, quella dell’integrazione dal ‘basso’. In questa prospettiva, si ritiene indispensabile una sempre più sostanziale valorizzazione delle autorità federali o regionali, aventi poteri di tipo legislativo”. Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale della Valle d’Aosta, Alberto Bertin, illustrando all’assemblea una relazione sulle prospettive per le autonomie regionali, con particolare riferimento a quelle speciali, nell’ordinamento dell’Unione europea.

L’iniziativa rientra nell’ambito della partecipazione della Valle d’Aosta alla Conferenza sul futuro dell’Europa, che si è sviluppata sia con il progetto “Nuove idee per l’Europa” rivolto alle giovani generazioni sia con il progetto speciale di ricerca sul ruolo delle autonomie speciali nell’ordinamento dell’Ue, curato dal gruppo Autonomie Speciali Alpine nel quadro della convenzione siglata tra i Consigli regionali della Valle d’Aosta, del Friuli Venezia Giulia, di Trento e Bolzano e l’Università di Udine.

“Progressivamente- spiega Bertin- l’ordinamento dell’Unione ha creato le condizioni perché le autorità regionali svolgano un proprio ruolo. Tuttavia, non sempre le aspettative delle autonomie territoriali e delle corrispondenti comunità risultano soddisfatte”. E aggiunge: “Guardando al futuro, tale aspetto non può essere ignorato. Ne va della tenuta stessa dell’Unione che, sebbene difficilmente potrà mai qualificarsi come ‘Europa delle Regioni’, ben potrebbe, invece, aspirare a divenire un’’Europa con le Regioni'”.


Per Bertin, “solo una valorizzazione delle autonomie regionali, nella loro essenza, assicurerà il pieno rispetto del principio di uguaglianza territoriale sostanziale e consentirà un esercizio effettivo della sussidiarietà attiva”. L’assemblea valdostana ha quindi approvato all’unanimità una risoluzione che impegna i presidenti della Regione e del Consiglio Valle a sottoporre alle istituzioni europee promotrici della Conferenza sul futuro dell’Europa -vale a dire il Parlamento europeo, il Consiglio dell’Unione e la Commissione europea- e al Comitato delle Regioni, una serie di priorità per valorizzare maggiormente il ruolo delle autonomie regionali e speciali nell’Unione eruopea.

Tra queste, il testo propone un appello “per un ruolo riconosciuto ed attivo delle autonomie regionali, e delle autonomie regionali speciali nell’ordinamento dell’Unione europea” che chiede, in prima battuta, di “riconoscere e distinguere come tali, le autonomie territoriali espressione di indirizzi politici propri, con attenzione specifica a quelle speciali”; di riformare il Comitato delle Regioni, per trasformarlo da un “mero organo consultivo” ad “un’autentica camera di rappresentanza dei territori federati e regionali, compresi quelli speciali, dotato di potere di indirizzo, di iniziativa legislativa e di controllo”; di rivedere “le legislazioni nazionali per l’elezione dei membri del Parlamento europeo” per “assicurare la rappresentanza di tutti i territori regionali”; ed infine di “guardare al fenomeno regionale con accresciuta maturità politica”.

Il provvedimento invoca anche “l’urgenza della revisione” della legge riguardante “l’elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia, nell’ottica di garantire una rappresentanza effettiva a tutti i territori regionali, ed eventualmente a procedere con la formulazione di una proposta di legge di iniziativa regionale”. La risoluzione era stata sottoscritta dal presidente Bertin, dai consiglieri della prima commissione consiliare “Istituzioni e Autonomia” e dal capogruppo di Pour l’Autonomie Marco Carrel.

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