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Tratta, Dalla Torre (Ordine di Malta): “La lotta alla schiavitù è una priorità”

Fra' Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, Gran maestro del Sovrano ordine di Malta, stamttina ha ricevuto Roma le oltre cento rappresentanze diplomariche accreditate per il tradizionale scambio di auguri.

Pubblicato:10-01-2020 14:17
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 16:50

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ROMA -“Negli ultimi anni, l’azione del Sovrano ordine di Malta si è concentrata nella lotta al traffico di esseri umani. Un fenomeno odioso in cui è pesantemente coinvolta la grande criminalità internazionale. In quest’ottica, pochi mesi fa abbiamo organizzato a Parigi la conferenza ‘Come meglio combattere lo sfruttamento delle donne in Africa occidentale e sostenere la loro reintegrazione’, riunendo diplomatici, accademici, politici, rappresentanti di istituzioni europee e nigeriane, organizzazioni cattoliche e congregazioni religiose, e consulenti in ambito psicosociale”. Lo ha detto Fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, Gran maestro del Sovrano ordine di Malta, ricevendo stamani a Roma, presso la Villa magistrale, le 109 rappresentanze diplomatiche accreditate per il tradizionale scambio di auguri. Nel suo intervento, fra’ Dalla Torre ha ricordato il lavoro svolto dall’Ordine in Nigeria “dove, all’inizio del 2019, con il sostegno di uno dei nostri due ambasciatori incaricati di affrontare la piaga del traffico di esseri umani, è stato inaugurato un centro di accoglienza a Lagos, per offrire cura, protezione e reintegrazione alle donne vittime di tratta che tornano nel loro Paese”. Il contributo dell’Ordine di Malta in questo ambito, ha detto ancora il Gran Maestro, emerge a livello internazionale. “A Ginevra – ha detto fra’ Dalla Torre – la nostra missione all’Onu partecipa attivamente a campagne e iniziative per sollecitare risposte più efficaci e tenere alta l’attenzione sulla schiavitù, che mai come oggi ha raggiunto cifre altissime”.

DALLA TORRE (ORDINE MALTA): “APPELLO PER LA PACE A IRAN, IRAQ E LIBIA”

“Esprimo grande preoccupazione per le crescenti tensioni degli ultimi giorni in Iraq, Iran e Libia. Per questo l’Ordine di Malta fa suo l’appello alla pace e alla riconciliazione rivolto da Papa Francesco”, prosegue Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto. Fra’ Giacomo ha approfittato per ricordare che “negli ultimi anni il numero di persone che soffrono la fame è diminuito, così come il tasso di mortalità infantile: due importanti indicatori del progresso umano. Tuttavia questa tendenza rischia di invertirsi a causa delle azioni umane e non per cause naturali o dovute al sottosviluppo. Le ragioni vere vanno ricercate nelle guerre e nei disordini civili. Questo è uno scandalo e invito voi ambasciatori a non smettere di ricordare ai governi questo intollerabile pericolo”.

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Tra le crisi umanitarie attuali sono state ricordate quelle “in Siria, nello Yemen e in Venezuela, il dramma del popolo Rohingya nel Myanmar”, che “stanno producendo un numero sempre più elevato di sfollati e rifugiati che cercano riparo nei Paesi circostanti, oramai al collasso”. Quindi il Gran maestro ha citato anche i “conflitti congelati nei Balcani occidentali e nel Caucaso meridionale, fra cui l’Armenia e la Georgia”. In Africa, “le tensioni in Eritrea, Burundi, Repubblica Democratica del Congo e Mali. E ancora alle emergenze nel Triangolo Nord-centroamericano, ad Haiti e nella regione filippina del Mindanao. Assistiamo a un drammatico record nel numero di persone costrette a ricorrere alla protezione umanitaria: oltre 130 milioni di persone in circa 42 Paesi”.

Fra’ Dalla Torre ha evidenziato l’impegno che da 900 anni l’Ordine porta avanti nel mondo a fianco degli ultimi: “I nostri 80mila volontari sparsi in 120 Paesi, la nostra rete diplomatica che abbraccia 109 Stati e i più importanti organismi internazionali, i nostri 13.500 membri e 42.000 operatori medico-sanitari operano ogni giorno per dare speranza e sollievo a chi soffre a causa dell’età avanzata, di una disabilità, di una malattia o della povertà”.

Inoltre, il Gran maestro ha ricordato che lo scorso anno “oltre mille centri di assistenza diurna gestiti dall’Ordine di Malta in tutto il mondo hanno offerto cure mediche, sostegno psicologico, beni di prima necessità, pasti caldi, nonché la possibilità di accedere a docce e lavanderia alle persone senza fissa dimora o che vivono in stato di povertà”. Infine un riferimento all’Italia: “Solo nel 2018 – ha detto fra’ Dalla Torre – sono stati distribuiti 470.000 pasti e 85.000 capi di abbigliamento”.

DALLA TORRE (ORDINE MALTA): “UE SIA ANTIDOTO A MURI, INDIFFERENZA”

“Mi chiedo: cosa abbiamo conservato dei sofferti insegnamenti del ‘Secolo breve’? L’Unione Europea, nata dalle macerie delle due grandi guerre mondiali, è in affanno e crescono movimenti che sbandierano sentimenti di chiusura e di incomprensione invocando l’innalzamento di muri e barriere, proprio nel trentennale della caduta di quel Muro, simbolo di contrapposizione ideologica, di diniego della libertà e di conflitto tra blocchi contrapposti”, prosegue il Gran maestro del Sovrano ordine di Malta. Contro “l’affermarsi dell’individualismo”, ha sottolineato fra’ Giacomo, “non possiamo non riconoscere nella missione dell’Ordine di Malta un antidoto al disprezzo dei ‘diversi’ e all’indifferenza del dolore altrui”.

DALLA TORRE (ORDINE MALTA): “DRAMMA AUSTRALIA, È EMERGENZA CLIMATICA”

“Quest’anno si è aperto con le drammatiche immagini provenienti dall’Australia, da mesi in preda ad incendi devastanti che hanno ucciso decine di persone e distrutto milioni di ettari di terreno mettendo a repentaglio la sopravvivenza di molte specie di animali autoctone. L’emergenza climatica e ambientale, per anni trascurata se non addirittura negata, continua a mostrare i suoi violenti effetti provocando nubifragi, allagamenti, tifoni, siccità ovunque nel mondo”. Lo ha dichiarato fra’ Giacomo Dalla Torre del Tempio di Sanguinetto, Gran Maestro del Sovrano Ordine di Malta, che stamani ha ricevuto in udienza a Roma il Corpo Diplomatico accreditato presso il Sovrano Ordine di Malta. Secondo il Gran Maestro, “l’intensificarsi di fenomeni meteorologici violenti è uno dei fattori alla base del fenomeno migratorio”. Infine, fra’ Dalla Torre ha tenuto a ricordare che nel recente vertice sul clima a Madrid, il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres ha dichiarato: “La scelta è tra la speranza di un mondo migliore o la capitolazione”.

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