La ministra: Serve collaborazione per trovare soluzioni differenti
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 26 ott. - La sospensione della didattica in presenza per le scuole superiori della Lombardia e' "un'imposizione che non tiene conto delle specificita' dei contesti territoriali e degli enormi sforzi compiuti da tutta la comunita' scolastica". Lo scrive la ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina in una lettera indirizzata al governatore della Lombardia Attilio Fontana che ieri ha firmato un'ordinanza secondo la quale le scuole secondarie di secondo grado devono attivare la didattica a distanza.
La ministra Azzolina ha ribadito a Fontana che il Decreto del presidente del Consiglio del 18 ottobre gia' delineava le azioni da attuare in caso di peggioramento delle condizioni sanitarie: didattica in presenza per le scuole di infanzia e del primo ciclo, didattica digitale integrata per gli alunni delle superiori, mantenendo pero' anche una parte della didattica in presenza e sfruttando l'autonomia scolastica per gestire gli orari di ingresso e uscita degli alunni (lezioni a partire dalle 9 e turni anche nel pomeriggio).
"Nel ribadire la mia disponibilita' e quella del ministero dell'Istruzione alla piu' ampia collaborazione per la tutela della salute e della sicurezza di tutti i cittadini, Le chiedo pero' di contribuire, con oculatezza, attenzione e capacita' di confronto, in spirito di unita' e responsabilita' collettiva, a garantire pienamente il diritto all'istruzione delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi- scrive la ministra nella lettera- Una efficace cooperazione tra tutti gli attori istituzionali, nazionali e locali, puo' rappresentare un elemento determinante per affrontare l'emergenza che stiamo vivendo".
"La scuola e' avamposto di legalita' e speranza per il futuro del Paese- conclude Azzolina- In una fase cosi' complessa per la Nazione, desidero invitarla a lavorare insieme a tutte le istituzioni coinvolte, per trovare soluzioni differenti da quella adottata, nel rispetto del diritto alla salute dei cittadini e del diritto allo studio dei nostri studenti e delle nostre studentesse".
(Red/Dire)