(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 19 ott. - L'introduzione dell'educazione civica a scuola come materia piace al mondo dell'istruzione ma molti aspetti di questo insegnamento vanno chiariti. A dirlo e' il rapporto dell'Osservatorio nazionale sull'internazionalizzazione delle scuole e la mobilita' studentesca dedicato quest'anno alla dimensione internazionale dell'educazione civica. A presentarlo e' stata la Fondazione Intercultura in collaborazione con il ministero dell'Istruzione.
L'insegnamento dell'educazione civica ha un valore per quasi tutti i presidi e questa importanza e' riconosciuta anche dagli studenti: il 97% dei dirigenti scolastici sa che l'educazione civica ha l'obiettivo di formare cittadini consapevoli, ovvero mentalmente aperti verso l'altro (34%), migliorare il senso civico e la convivenza civile (29%) e diffondere la conoscenza della Costituzione (19%).
Se fino ad oggi l'insegnamento in vigore e' giudicato dai piu' poco efficace e per qualcuno addirittura fallimentare, i piu' sono convinti che la nuova materia rappresenta uno stimolo alla modernizzazione della scuola italiana: una giusta palestra per sperimentare un metodo di insegnamento di tipo esperienziale che vada al di la' del tradizionale approccio frontale, con l'auspicio di confronti e dibattiti con esperti (richiesto dal 64% dei presidi), lavori di gruppo (48%) e uscite didattiche (45%). Gli intervistati esprimono un consenso pressoche' trasversale, mettendone pero' anche in luce una certa 'nebulosita'' su diversi aspetti che richiedono di essere chiariti.
"Sebbene apprezzabile sul piano teorico- cita il rapporto- il provvedimento suscita non poche perplessita' che riguardano il piano realizzativo". Tra le difficolta' evidenziate secondo i capi d'istituto e i docenti il provvedimento sull'insegnamento dell'educazione civica appare molto ambizioso dal punto di vista e degli obiettivi formativi, a fronte di un monte ore molto limitato. Non solo. Manca, a detta degli intervistati, un sostegno economico per la formazione dei docenti.
Capitolo a parte per l'internazionalizzazione: per la maggior parte di presidi e studenti l'introduzione di iniziative legate all'interculturalita' sarebbe soprattutto utile per prendere consapevolezza di essere parte di una comunita' globale, promuovere l'apertura ed il dialogo con culture diverse. D'altro canto un preside su due ritiene che la propria scuola sia particolarmente attiva nel promuovere progetti internazionali, dimostrando un buon livello di soddisfazione.
(Red/Dire)