Tra i firmatari Alessandro Fusacchia e Laura Boldrini
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 19 ott. - 'La mamma cucina, il papa' lavora. Lucia e' troppo grassa per indossare una minigonna. Rossella e' cosi' bella da sembrare un angelo, mente sua sorella e' talmente brutta che nessun ragazzo la degna di uno sguardo'. Sono solo alcune delle frasi presenti sui libri scolastici di bambini e bambine. Esercizi di logica e grammatica intrisi pero' di stereotipi di genere e luoghi comuni. Per arginare il fenomeno ed educare alla parita' di genere fin dai primi anni di istruzione, un gruppo di parlamentari ha presentato alla Camera una proposta di legge che aiuti scuole ed editori a far fronte comune e promuovere la diversita' nei libri di testo.
"È un tema su cui si discute da anni e che fa parte di una serie di indicazioni richieste dall'Unesco- spiega il primo firmatario della legge Alessandro Fusacchia, del gruppo Misto- ma non si pensi a forme di censura. Si tratta di creare un patto educativo tra gli editori e comunita' scolastica".
La proposta di legge, gia' depositata, prevede infatti l'istituzione di un Osservatorio nazionale su diversita' e l'inclusione nei libri di testo, l'elaborazione di linee guida condivise, un periodo di formazione per gli editor e altri operatori del settore e la formazione di docenti e del personale amministrativo centrale.
Tra i firmatari, anche i parlamentari Lia Quartapelle, Paolo Lattanzio, Laura Boldrini, Alessandra Carbonaro e Lucia Ciampi. "Il campo progressista dovrebbe avere come pilastri l'ambientalismo, l'europeismo e il femminismo- ha detto Laura Boldrini durante la conferenza stampa di presentazione della proposta di legge- Se l'talia e' cosi' in basso per parita' di genere e' anche a causa dei libri scolastici che propongono sempre gli stessi stereotipi del passato, invece di far immaginare ai bambini il futuro. I libri dovrebbero far accrescere l'autostima delle bambine, non trasmettere certi modelli".
Boldrini ha poi citato alcuni dati sui libri di testo, dove agli uomini vengono in media attribuite 80 professioni (insegnere, medico, ecc) mentre alle donne solo 23, e per lo piu' riferiti a ruoli come mamma, maestra, strega, fata o principessa. "Questa legge e' necessaria perche' se vogliamo lavorare sullo sviluppo del Paese dobbiamo partire anche dai libri di testo", ha concluso.
"La scuola e' il primo vero luogo in cui si combatte la disparita' sociale- ha aggiunto Marzia Camarda, editor e referente di Movimenta per la proposta di legge- l'Italia e' al 76esimo posto su 153 Paesi come equita' di genere, per questo e' una legge fondamentale". Per Fusacchia si tratta di una battaglia che uomini e donne devono condividere e portare avanti insieme.
"Non e' vero che e' un tema secondario, anzi. È una battaglia campale- ha aggiunto l'autrice di libri per bambini e bambine Francesca Cavallo- iniziative come questa non fanno propaganda ma la sottraggono. È una battaglia di civilta'. Dobbiamo mostrare ai bambini il mondo nella sua complessita' e uomini e donne sullo stesso piano".
"La scuola e' il luogo predisposto per la crescita civile e sociale della dignita' umana, e nella scuola non possiamo piu' permettere che questi stereotipi vengano portati avanti", ha concluso Lucia Ciampi.
(Adi/Dire)