I dirigenti: Noi abbiamo fatto il possibile per rendere istituti sicuri
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 19 ott. - I dirigenti scolastici non ci stanno a far passare le loro scuole come luoghi di diffusione del virus e rispondono alle polemiche circa l'organizzazione del trasporto urbano. "La Dad ha avuto un valore, ma non puo' essere considerata come uno strumento a sistema perche' gli studenti hanno bisogno di apprendimenti disciplinari ma anche di socialita'. L'organizzazione del trasporto scolastico e' gia' stata effettuata questa estate- scrive su Facebook Carmela Concilio, dirigente scolastica dell'Istituto 'Giordano' di Venafro, in provincia di Isernia- Ingressi e uscite scaglionati sono gia' previsti dal Piano scuola e dai protocolli. Per tutta l'estate abbiamo lavorato per affrontare e gestire al meglio il problema trasporti e comunicato ai Tavoli regionali l'organizzazione delle singole scuole. Non si puo' ora mettere in discussione quanto fatto e scaricare le responsabilita' sulle scuole. Se ci sono criticita' riguardo al problema trasporti- aggiunge- vanno analizzate caso per caso, con la collaborazione tra Regioni e scuole. Daremo il nostro contributo se ci fosse bisogno di adattare ancora meglio l'organizzazione di ingressi e uscite, ma occorre rispettare il gran lavoro fatto, che ha permesso di garantire il rientro in presenza con la massima sicurezza".
"Abbiamo fatto tutto cio' che potevamo per garantire la sicurezza dei nostri alunni e di tutto il personale della scuola, e riteniamo importante difendere l'attivita' in presenza dei nostri studenti a scuola- dichiara Adelaide Villa, dirigente dell'Istituto 'Marconi' di Campobasso- abbiamo chiesto e cercato un dialogo costante con le istituzioni del territorio. A scuola siamo riusciti a contenere l'afflusso di studenti scaglionando le entrate. Da noi, nelle aule, sta andando tutto bene. Resta la criticita' del trasporto, ma e' giusto ripartire le responsabilita' tra i diversi attori".
Per Gerardo Totaro, dirigente scolastico del liceo statale 'Enrico Fermi' di Canosa di Puglia, la scuola "ha fatto tutto cio' che poteva. Spetta alle regioni, ora, un ulteriore sforzo economico e organizzativo per migliorare il servizio del trasporto pubblico- dichiara- Occorre informatizzare i processi, organizzare il trasporto in base al numero di studenti e strutturare all'interno dei singoli territori la figura del mobility manager che possa avere il polso della situazione.
Insomma, va messo tutto a sistema guardando al futuro. Lo ripeto, quest'anno non si poteva fare di piu'".
(Red/ Dire)