Scaglionamento sarebbe disagio per studenti e famiglie
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 19 ott. - "Non credo che la scuola debba risolvere i problemi dei trasporti dovrebbe essere il contrario. Non e' possibile che per favorire i trasporti la scuola debba scaglionare gli ingressi. Questo probabilmente risolverebbe, in parte, un problema, ma ne creerebbe mille altri, perche' ingressi scaglionati per la scuola significa far slittare l'orario scolastico fino al pomeriggio, con tutte le conseguenze del caso". Cosi' Alessandra Silvestri, dirigente scolastica del liceo 'Gullace' di Roma commenta la proposta avanzata da alcune Regioni per affrontare il nodo dei trasporti pubblici.
"Implicherebbe un disagio per i ragazzi che nel pomeriggio devono studiare e hanno le loro attivita', per le famiglie che dovranno organizzarsi in qualche modo e per la scuola che dovrebbe modificare l'orario dei docenti e dei collaboratori scolastici, i quali finirebbero anche loro nel pomeriggio. Non si puo' pretendere- aggiunge la preside- che la scuola risolva i problemi dei trasporti. Il problema si risolve intensificando i trasporti".
Una soluzione pero' ci sarebbe secondo la dirigente del 'Gullace': "il triennio delle scuole superiori potrebbe tranquillamente fare lezione a distanza magari con incontri periodici in presenza. In questo momento avremmo bisogno di 'svuotare' la scuola perche' si stanno creando una serie di incidenti a catena, basta il sospetto di un positivo a generare un grosso allarme, a innescare una dad cautelativa; se poi il caso e' positivo vanno in quarantena un certo numero di persone. Noi abbiamo avuto il caso di un docente positivo e questo ha generato la quarantea di quattro classi. Il momento non e' facile e la didattica e' a singhiozzo. Mettendo in dad almeno parte della scuola superiore da una parte si agevolerebbe la continuita' dell'azione didattica per quanto riguarda gli studenti e dall'altra inciderebbe sui trasporti".
(Red/Dire)