(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 12 ott. - "La violenza di genere la vediamo soprattutto sui social. La rete e' uno strumento di conoscenza eccezionale, ma ci vuole un'educazione all'uso dello strumento e questo deve farlo anche la scuola, insieme alla famiglia. Nell'idea di cittadinanza digitale che abbiamo pensato, una parte importante va a come si usa lo strumento tecnologico". La ministra dell'Istruzione Lucia Azzolina e' intervenuta cosi' nel corso della diretta Facebook 'Nemmeno con un click', format del Movimento 5 Stelle nato per approfondire il tema della violenza di genere.
"Oggi i contenuti che viaggiano in rete sono potenzialmente una tortura che non ha limiti di tempo e spazio. Anche io sono stata vittima di violenze sessiste. Sono stata attaccata moltissimo- ha aggiunto la ministra- Una sola volta ho preso questi commenti volgari e ho voluto far vedere cosa c'era scritto, anche per educare gli altri. La critica e' sempre ben accetta, ma l'offesa sessista e' un'altra cosa. Io sono 'corazzata', ma certi commenti, su una ragazza giovane che non ha gli strumenti psicologici per difendersi, rischiano di fare danni molto seri. In quel caso la scuola diventa l'antidoto alla violenza".
Azzolina ha poi aggiunto che le donne "devono fare squadra al di la' del colore politico", e che il ministero sta lavorando per superare gli stereotipi di genere che appaiono anche sui libri scolastici. "I nostri studenti hanno bisogno di modelli positivi, devono esserlo gli insegnanti ma devono esserlo anche i politici. Altrimenti non possiamo pensare che gli studenti ci rispettino".
(Red/Dire)