(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 12 ott. - Cambiare la scuola mettendo al centro il consiglio di classe, formando i formatori per riuscire a scardinare il vecchio modello scolastico di valutazione, puntando sull'esperienza educativa, e provare cosi' a cambiare il modello della scuola. Questo e' l'obiettivo del progetto 'Con la Scuola' l'iniziativa ideata da Snam e dal consorzio Elis in collaborazione con Luiss Business School. Un progetto che ha gia' trovato un'attuazione pratica in tante scuole di Italia, anche all'istituto 'Luigi Einaudi' di Roma.
"Abbiamo girato un video- ha spiegato la vice preside Marina Di Foggia- in cui i docenti percorrevano dall'ingresso fino in aula il percorso che avrebbero dovuto fare i loro nuovi allievi il primo giorno di scuola, una volta arrivati in classe si presentavano e presentavano la loro materia in maniera semplice. Questo video e' stato inviato ai ragazzi che provenivano dalle medie. Il ragazzo, entrando a scuola, non si e' sentito estraneo perche' gia' conosceva il tragitto per arrivare in classe e riconosceva i suoi professori che aveva gia' visto presentarsi nel video. E' stato molto piu' semplice per gli studenti presentarsi e sentirsi subito parte del gruppo classe e a suo agio con la nuova realta'. Abbiamo subito messo in atto cio' che erano gli elementi fondanti di questa sperimentazione".
Ma come e' nata l'idea? "Aver letto che si trattava di una sperimentazione basata sulle competenze- ha risposto Di Foggia- non poteva che vederci seduti al tavolo di lavoro con la scuola. Un progetto che e' in linea con lo spirito e la mission del nostro istituto dentro l'innovazione e a favore dei ragazzi, in cui e' stato messo al centro il consiglio di classe come comunita' di apprendimento. Questa sperimentazione mira a creare un clima relazionale dove ogni singolo docente non e' mai solo e quindi non c'e' una dispersione di forza".
Per questo hanno deciso di partecipare, ma non solo "abbiamo partecipato a questo progetto- ha continuato- perche' la legge chiede di sviluppare le competenze e noi siamo convinti che questa e' la vera strada che puo' permettere alla scuola di essere scuola e il 4.0 ha previsto un cambiamento, a volte anche violento, pero' i primi attori del digitale sono i docenti e questo non si dice quasi mai. Oggi costruire un team di problem solving e' veramente l'essenza della scuola ed e' quello che ci veniva proposto da questa sperimentazione. Condividere le procedure, ridare senso al ruolo del professore che e' un vero professionista, condividere dei presupposti culturali focalizzati sull'apprendimento in modalita' collaborativa, discutere cio' che si fa in classe e condividere tutte le buone pratiche affinche' lo studente possa imparare a collaborare perche' vede collaborare il suo consiglio di classe".
"Non c'e' nulla che non venga dal nostro passato, dalle grandi lezioni di Don Milani, Montessori- ha ricordato Di Foggia- rendere finalmente il consiglio di classe una comunita', costruire delle pratiche, dei protocolli, ma soprattutto coprogettare, portare la scuola a misura di studente. E' questo l'intento dell'Einaudi da sempre e quindi non poteva che sposare questo progetto. Questo essere comunita' in apprendimento e avere la consapevolezza di esserlo permette di riappropriarsi di spazi di apprendimento che non sono i canonici, per esempio i meravigliosi corridoi che abbiamo noi a scuola, che sono appannaggio della sorveglianza, invece diventano spazio di apprendimento per i ragazzi. Perche' non puo' essere solo l'aula, ma tutta la loro scuola".
Adesso "la sfida per il futuro- ha concluso la vicepreside- e' fare in modo che il ruolo dei docenti possa segnare un passaggio fondamentale tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro. E' come se si costruisse un'alleanza formativa, quasi un contratto di scopo, dove la formazione dei docenti diventa la leva strategica. Una grande motivazione che permette al docente di sospendere quel meccanismo di giudizio molto tradizionale per conoscere meglio il suo allievo".
(Red/Dire)