La preside De Luca accusa: Istituto vittima dell'indifferenza dell'amministrazione comunale
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 16 nov. - In una regione a forte tasso di disoccupazione come la Calabria accade che, per la non attivazione della mensa scolastica da parte del Comune, una scuola si trovi costretta a bloccare 18 assunzioni previste, per una cifra di 326 mila euro. Lo denuncia con amarezza la dirigente scolastica Anna Maria De Luca che, contattata dall'agenzia Dire, punta il dito contro l'indifferenza dell'amministrazione comunale alle esigenze della scuola.
"Visto che la condizione della sanita' in Calabria e' quella che e', lo vediamo nelle cronache degli ultimi tempi, ho deciso di distanziare gli alunni di piu' di un metro, riducendo il numero di studenti per classe a un massimo di 12- dichiara la dirigente De Luca- Abbiamo lavorato per mesi per adeguare la struttura alle esigenze imposte dall'emergenza sanitaria, con ottimi risultati dato che su 630 alunni abbiamo avuto un solo caso di contagio, avvenuto per altro all'esterno della scuola.
Grazie a questo lavoro, siamo l'unica scuola rimasta aperta fra i comuni limitrofi".
Nonostante il grande sforzo messo in campo, la scuola si e' pero' scontrata con il muro di gomma dell'amministrazione. "La scuola e' diventata vittima della politica- accusa De Luca- perche' invece di pensare ad attivare un servizio importante come la mensa, la giunta comunale si e' spaccata fra maggioranza e opposizione bloccando di fatto un appalto che era gia' in essere da anni. Stavamo per assumere altri 18 docenti per garantire il servizio, ma il comune non se ne e' curato. Ho scritto una lettera al Sindaco per chiedergli di avocare a se' la delega che ha dato all'assesorato alla Scuola, che si e' dimostrato gravemente incompetente, ma non ho ancora ricevuto una risposta".
Nella lettera la dirigente precisa che "i 18 posti per i docenti verranno persi a causa della mancata risposta del Comune circa l'attivazione della mensa". Tenendo conto di questa grave mancanza, la dirigente chiede la revoca della delega all'assesore alla scuola perche', scrive, "non intendo piu' tollerare le mancanze di tale assessorato e non intendo piu' sostenere le difficolta' vissute fino ad ora per quanto riguarda i rapporti fra la scuola e l'assessorato".
"Rinnovo con la presente la mia stima nei confronti del Sindaco- conclude- e lo prego di occuparsi in prima persona della scuola, confidando che in tal modo l'anno scolastico, gia' complesso per la situazione Covid, potra' procedere serenamente, nell'interesse di tutti, in primis dei bambini e delle loro famiglie".
La dirigente scolastica Anna Maria De Luca si dice "stanca di combattere per ottenere cio' che ai ragazzi spetta di diritto.
Questa volta il danno e' grosso perche' e' anche economico, pertanto chiedo a tutto il consiglio comunale di prendere una posizione. Ho bisogno di un interlocutore nel Comune e spero che il sindaco voglia prendere in mano la situazione o indicare una persona competente che possa interloquire con la scuola per il bene della comunita'".
(Red/Dire)