(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 18 mag. - "Torneremo, tornerß la citta' a dipingersi nuovamente di mille colori, i colori dei vestiti, delle magliette, della pelle di ognuno di noi". A scriverlo in una lettera a Diregiovani e' Alice, una studentessa siciliana che frequenta il III anno al liceo classico 'Cutelli' di Catania e che da due mesi a questa parte, da quando le scuole sono state chiuse per l'emergenza sanitaria, rispetta il distanziamento sociale, restando a casa.
"Le giornate, a volte, sembrano vuote- scrive- altre, veloci o ancora lentissime". Nel periodo di quarantena, la liceale ha scoperto il piacere delle piccole cose quotidiane: "Un film sul divano con mamma e papa', dolci fatti in casa, vecchi giochi da tavola polverosi, che magari noi ragazzi non conosciamo e che i nostri genitori stanno, invece, riscoprendo, ma anche conversazioni e spunti di riflessione offerti dalla situazione attuale che mette in luce aspetti negativi e positivi della nostra societa'".
Per Alice, il distanziamento sociale e' un'opportunita', in cui rafforzare i rapporti con la propria famiglia: "Questo non significa che fosse necessaria una chiusura forzata in casa per farci apprezzare tutte quelle cose che davamo per scontate, troppe persone stanno morendo di Covid19. Dobbiamo affidarci ai medici, proteggere e tutelare anche loro che ci pregano, spesso inascoltati, di mantenere buon senso e responsabilita', anche adesso che la situazione sembra migliorata".
"L'uomo- continua Alice- e' un animale sociale, abituato a trascorrere il tempo in compagnia. Prima di tutto questo, non dovevamo preoccuparci di stare ad un metro di distanza, a noi ragazzi e' stato sottratto il tempo di vivere le nostre prime esperienze, le nostre piccole avventure. Le lezioni a distanza ci permettono di non perdere il ritmo e continuare con la nostra formazione, considerando che il diritto allo studio e' una grande fortuna e ci costringe a non passare ogni momento di questa reclusione forzata sul divano ad angosciarci".
Alice attende di ritornare alla quotidianita' di sempre senza doversi piu' preoccupare di girare con guanti e mascherina: "Dopo questa brutta esperienza, ho imparato ad essere piu' paziente e responsabile. Si inizia a vedere adesso la luce in fondo al tunnel, che rinforza la voglia di tenere duro, di focalizzarci su un unico obiettivo: il ritorno alla vita normale".
(Red/Dire)