Piva (coordinatrice): 10mila iscritti, con insegnanti volontari
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 4 mag. - "Non appena il governo ha disposto la chiusura delle scuole, i nostri insegnanti volontari si sono messi immediatamente al lavoro per garantire la continuita' dei corsi di italiano per gli stranieri. La nostra rete delle Scuole migranti conta 10mila iscritti, di tutte le eta' e nazionalita'. Di scuole per immigrati e rifugiati ce ne sono in tutta Italia, ma solo il Lazio ha una rete cosi' ben organizzata, con un coordinamento interno forte". Un valore aggiunto che puo' fare la differenza durante una epidemia, come spiega all'agenzia Dire Paola Piva, la coordinatrice della rete fondata nel 2009 a partire da 11 associazioni. "Oggi- dichiara la responsabile- ne contiamo 94 e seguiamo 10mila iscritti. Ma tra il 2016 e il 2018 abbiamo raggiunto picchi di 12mila". Una rete che si fonda "su incontri e gruppi di lavoro per confrontarci".
L'obiettivo e' potenziare l'insegnamento della lingua italiana agli stranieri a partire dalle "scuole popolari o dalle scuole pubbliche per adulti" riferisce Paola Piva. I corsi "sono completamente gratuiti, grazie agli insegnanti che lavorano su base volontaria". Un servizio che comprende anche la preparazione per poter accedere al biennio delle scuole superiori.
Dal 9 marzo, con il decreto che ha previsto la chiusura delle scuole e l'obbligo di restare in casa per contenere l'epidemia di coronavirus, i docenti di Scuole migranti si sono attrezzati per non sospendere le lezioni: "procediamo attraverso varie modalita'" continua la responsabile. "Prima di tutto l'insegnante contatta l'allievo per determinare gli orari della lezione, che puo' prevedere un singolo studente o a gruppetti di 3 tramite Whatsapp". Le video chiamate tramite la nota piattaforma di messaggeria instantanea consentono infatti un massimo di 4 partecipanti. Poi, sempre tramite Whatsapp "si segue il manuale, si fotografano e si condividono le schede" spiega Paola Piva. Ma il materiale si trova anche on line: "il canale Rai Scuola o il sito del ministero dell'Istruzione offrono molti contenuti per gli stranieri- afferma la coordinatrice- poi molte scuole condividono delle lezioni video su Youtube. Trovo che nonostante la fase difficile, si stia lavorando molto bene anche per rispondere alle esigenze degli immigrati".
E' fondamentale pero' che tutti dispongano almeno dello smartphone e di una buona connessione internet, e secondo la coordinatrice di Scuole migranti "la maggior parte dei nostri allievi le possiede: servono per parlare con familiari e amici rimasti nei paesi di origine e anche per cercare lavoro. Ora pero'- conclude Piva- sono ancor piu' importanti: permettono di imparare la nostra lingua".
(Red/Dire)