Da direttore Ido plauso a docenti e studenti e un monito: frenare violenza tra pari
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 22 giu. - "La scuola ha dimostrato grande vitalita' pedagogica e questo significa che cio' che e' stato prima non puo' essere riproposto. Dunque e' sempre importante ascoltare i ragazzi che hanno idee lucide e mirate. E ai docenti dico: a settembre siate pazienti, dovrete affrontare le conseguenze dei conflitti familiari che si sono registrati in tutto questo periodo". Cosi' Federico Bianchi di Castelbianco, direttore dell'Istituto di Ortofonologia di Roma (IdO), intervenendo all'incontro online di presentazione alla comunita' scolastica ligure dei risultati dell'indagine 'Bambini e adolescenti al tempo del coronavirus: presente e futuro' promossa dalla direzione generale dell'ufficio scolastico regionale della Liguria e dall'ufficio Servizi Educativi di Palazzo Ducale. Risultati che saranno presto disponibili sui siti dei promotori.
Bianchi di Castelbianco, dopo avere lodato l'iniziativa di ricerca dell'USR Liguria e di Palazzo Ducale alla quale IdO ha fornito una consulenza nell'elaborazione e nell'analisi degli oltre 2000 questionari compilati dai ragazzi liguri, ha poi illustrato punti di forza e di debolezza della Dad.
"La domanda sulla didattica futura e' il fulcro di tutto- nota Bianchi di Castelbianco che, durante la Dad, con IdO e agenzia Dire ha messo a punto programmi di sostegno e task force per le scuole e per le famiglie con figli disabili in collaborazione col MI- Con il coronavirus e' come se fosse crollato il muro di Berlino. I docenti sono stati bravissimi a cimentarsi in un continuo collegamento perche' nessuno fosse eslcuso e questa e' la prima cosa bella. La seconda e' che molti di loro hanno fatto corsi e dimostrato di essere affamati di conoscenza per imparare a comunicare meglio coi ragazzi. Questa ricerca su come comunicare non era fatta cosi' intensamente prima".
"Altra cosa importante- prosegue lo psicologo dell'eta' evolutiva- i ragazzi a casa hanno imparato a usare le mani, non solo per i videogiochi o i libri ma anche per le attivita' che si possono fare sui portali e con la tecnologia. E poi quanti ragazzi si sono cimentati nella cucina riproponendo i piatti regionali: la cucina e' cultura, e' conoscenza della terra, e' trasformazione, e' soddisfazione. Ecco allora- si rivolge ai decisori della scuola- il prossimo anno scolastico sara' necessario intervallare attivita' di studio, di ricerca, di manipolazione. Se i ragazzi tornano e trovano la stessa scuola di prima noi ci perdiamo la creativita' che hanno scoperto".
Nell'indagine di USR Liguria e Palazzo Ducale e' infatti emerso che Il 70% dei rispondenti si dice soddisfatto della Dad e che l'80% ha sentito la mancanza della scuole e chiede, al ritorno, piu' laboratori e attivita' pratiche. Lo psicologo ha poi voluto commentare le immagini che ritraggono "assembramenti giovanili nelle strade: non credeteci, la verita' e' che i ragazzi non escono come prima".
Niente movida ma sindrome della capanna, secondo il direttore dell'IdO che, con gli sportelli d'ascolto online, raggiungono 150mila studenti e picchi di 5000 contatti al giorno: "Da anni con le nostre ricerche documentiamo che i giovani hanno difficolta' nelle relazioni. Quello che pongo e' un problema nazionale di mancanza di sicurezza e riguarda il tasso di violenza e di aggressivita' nei rapporti tra pari. Un fenomeno che, specie tra maschi, e' sempre piu' diffuso. Ecco che quindi, nell'immaginare la didattica del futuro, dobbiamo interrogarci anche su questo aspetto".
(Red/Dire)