Maturita', studenti 'Galilei' di Catania: Esame fattibile, prof disponibili
Al via il maxi colloquio orale
(DIRE - Notiziario settimanale Scuola) Roma, 22 giu. - Dopo tre di mesi di emergenza sanitaria, gli studenti di quinto anno del liceo 'Galilei' di Catania sono tornati in aula per affrontare gli esami di Stato. I cancelli della scuola si sono aperti alle 8 del mattino e 40 studenti, circa, hanno varcato la soglia con l'emozione di chi sta affrontando uno dei momenti piu' importanti della loro vita. Mascherine sul viso, igienizzanti negli spazi comuni dell'edificio, banchi distanziati per sostenere il maxicolloquio orale ed il silenzio nei corridoi, hanno scandito la giornata.
Alecci e' stato tra i primi a superare gli esami di maturita': "E' stato un esame particolare- ha affermato- ma anche un'esperienza unica e formativa. E' bello ritornare nei luoghi dove abbiamo vissuto per cinque anni. La commissione e' stata molto disponibile, ho incontrato qualche difficolta' nell'elaborato di matematica svolto nelle settimane precedenti e di cui abbiamo discusso all'inizio della prova, ma e' stato tutto fattibile. Adesso penso al mio futuro, vorrei iscrivermi alla facolta' di Ingegneria ed Architettura del dipartimento di Catania, nella speranza di diventare un ingegnere".
E' uscita felice e soddisfatta Mariagiovanna, appena maturata: "Ho iniziando esponendo gli elaborati di matematica e fisica che avevo svolto a casa, per poi passare ad esaminare il testo di 'Veglia', poesia di Ungaretti. Sul tema della 'metamorfosi' ho collegato le diverse materie tra di loro, parlando della poesia inglese 'Survivors' di Sason e passando per la storia dell'arte con 'Bambina che corre sul balcone', opera del pittore futurista Balla, e per la prova di latino con il cambiamento dell'epos in Lucano. Un esame piacevole, in cui non c'e' stata alcuna pressione da parte della commissione".
Mariagiovanna adesso pensa ai test di ammissione alla facolta' di Medicina, ma anche alla sua estate: "Con i miei compagni di classe saremmo dovuti andare a Berlino, ma con il Coronavirus abbiamo deciso di rimandare il viaggio a settembre, nel frattempo mi godro' il mare".
Tra un'ora e l'altra, in cui ciascuno studente ha affrontato gli esami, poi si provvede alla sanificazione delle aule e, durante i 10 minuti di pausa, il professore di latino Carmelo Zisa si e' avvicinato ai microfoni di diregiovani.it: "A primo impatto, i ragazzi tradiscono un certo nervosismo, ma nel corso del colloquio stanno sciogliendo la tensione, dimostrando le loro potenzialita'". "Anche per noi docenti- conclude il professore- e' grande l'emozione di ritrovarsi dopo tanto tempo di didattica a distanza. Pur nell'eccezionalita' di quest'anno scolastico, torniamo a respirare la normalita' di ritrovarci in aula e delle interrogazioni dal vivo. Per noi, tutto questo e' estremamente positivo".
(Red/Dire)
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